Bambino di 7 anni con difficoltà nel lavorare in classe
Buongiorno, sono mamma di un bambino molto vivace, sempre in movimento, pieno di interessi e passioni. Si dall'asilo mi hanno segnalato la difficoltà nel tenerlo per lunghi momenti seduto per delle attività, dicendomi che avrebbe poi trovato difficoltà alla primaria, ed in effetti così è stato ha bisogno di muoversi spesso dalla sedia, anche solo stando in piedi accanto alla sedia. Oltre a questo però si è associato un comportamento di rifiuto nell'eseguire le attività proposte in classe, le maestre segnalano che nonostante le sollecitazioni si rifiuta di lavorare, cosa che a casa ( dove poi deve recuperare le attività non svolte in classe) non fà certo non è entusiasta di fare i compiti, ma si siede e esegue quasi in totale autonomia le consegne date in classe, spesso neanche specificate dalle maestre. A colloqui con le insegnanti mi hanno comunicato che lo segnaleranno per il comportamento, mentre per l'apprendimento no visto che tutte le valutazioni sono positivo. Abbiamo provato con i rinforzi positivi, alle sgridate, ai castighi, ma a casa sembra aver capito e dice che s'impegnerà, ma ogni volta che torna al termine delle lezioni ci sono le solite note che segnalano il suo non lavorare. Ci hanno proposto di consultare un neuropsichiatra infantile ma i tempi sono biblici, ci chiediamo cosa possiamo fare in attesa o come tentativo di "convincimento" ?! Grazie in anticipo a chi risponderà
Buongiorno Sara,
il percorso che le hanno consigliato si può intraprendere anche privatamente, rivolgendosi a centri o associazioni che si occupano di valutazioni cognitive e difficoltà scolastiche. Potrebbe essere utile contattarli anche solo per avere delle informazioni preliminari per voi genitori, su come orientare la genitorialità in relazione alle difficoltà specifiche del bambino.
Il percorso da seguire parte dal neuropschiatra infantile, ma devono essere coinvolti anche uno psicologo dell'età evolutiva per la valutazione cognitiva e un logopedista per le prove logopediche, per esplorare le abilità di calcolo, letto-scrittura, attenzione e memoria.
Può richiedere informazioni anche presso il servizio pubblico di età evolutiva del suo territorio, per capire i tempi di attesa: potrebbero essere meno lunghi di quanto si pensi. Si rivolga anche al pediatra per le impegnative mediche che le serviranno nel caso in cui si rivolga al settore pubblico.
Le auguro buona fortuna, un caro saluto
dott.ssa Alessia Serio
Psicologa - Torino