Cosa posso fare?

Io provengo da una famiglia marocchina molto rigida. Mi sono sempre sentita un uccello in gabbia. Io e la mia famiglia siamo islamici e da quanto sono bambina ho dovuto seguire delle regole ferree. Ad esempio: non uscire da sola, non devo fare amicizia con i maschi e nemmeno parlarci, non posso uscire con le mie amiche, se voglio uscire ci devono essere per forza mamma e papà, non mi è permesso truccarmi, non mi posso mettere vestiti che lasciano la pelle scoperta (di nessun tipo), a casa devo aiutare a fare i servizi perchè mia madre mi ripete sempre che se mi dovrò sposare, dovrò saper cucinare e fare i servizi di casa. E in più in questi giorni mio padre mi sta spingendo a mettermi il velo. I miei fratellini invece hanno la piena libertà...tutte e cose che io non posso fare, loro possono solo perchè sono "maschi". Quindi ho pensato di iscrivermi un una scuola lontana 30 minuti in bus per sentirmi un pò più libera ma anche lì i miei genitori mi perseguitano. Io vorrei tanto avere una vita normale come tutte le ragazze della mia età. E per questo ci sto molto male. Non c'è più nemmeno una notte dove non piango. Vi sembra normale che una 16enne abbia molta voglia di morire...Non so più che fare sinceramente...Invidio tutte quelle ragazze che nonostante abbiano la loro libertà, si lamentano. Una volta ho provato a buttarmi da un burrone ma non ci sono riuscita per la paura...buffo no? All'inizio credevo che questa mancanza di libertà dipendesse dalla mia religione e invece ho visto su internet che molte ragazze islamiche hanno la stessa libertà delle ragazze italiane. Allora mi sorge una domanda...Perchè io no? Perchè non posso fare cose che ho sempre voluto invece che stare rinchiusa a casa...? Non fraintendete...i miei hanno usato le mani solo quando ero piccola e adesso non più.

Buongiorno Yassmin. Ogni famiglia ha un proprio modo di gestire la religiosità e la cultura di provenienza: esistono famiglie più rigide e altre meno, a seconda di come interpretano i dettami culturali che guidano la vita.
Di sicuro percepire i genitori come oppressivi rende difficile vivere serenamente e appieno la vita, come lei vorrebbe. Potrebbe provare, se ritiene sia possibile, ad avere un confronto pacifico con i suoi genitori ed esporre direttamente a loro, senza cercare lo scontro, le sue sensazioni in merito a questa situazione. Potreste inizialmente cercare un punto di incontro a metà strada e provare a vedere come va.
Se lo ritiene necessario, i consultori offrono poi una buona alternativa per ricevere supporto psicologico gratuito per un certo numero di sedute. Se riuscisse ad usufruirne, potrebbe essere l’inizio di un percorso molto positivo.
Se crede possa esserle utile, mi rendo disponibile anche online per un consulto più approfondito.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

domande e risposte

Dott.Alfonso Panella

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Varese - Alessandria - Novara - Pavia - Piacenza - Genova - Milano

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