Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare
Come salvare un figlio dall'autodistruzione??
Buongiorno, sono un genitore single da 19 anni. Ho un figlio di 22 anni che fino a marzo di quest'anno era proprio un bravo ragazzo, lavorava, era educato, non ha mai preso una multa mai fatto danno in giro. A dicembre 2020 va a convivere con una ragazza che ha qualche problema che pero' al momento era tenuto ben nascosto. Poi la situazione precipita.
La sua macchina rimane da riparare mesi e io gli ho prestato la mia (a me non serve perche' lavoro da casa e in questo paese ho tutto comodo). Bene dopo un po' arrivano 600 euro di multe...che io non ho pagato ovviamente. Nel frattempo cambia lavoro perche' non lo pagavano (a suo dire) ma a distanza di 15 giorni dall'inizio del nuovo lavoro gli diagnosticano un ernia e voila' perde anche questo lavoro. Poi viene gentilmente messo alla porta dalla fidanzata ( in seguito abbiamo scoperto che lo cercano perche' ha preso della roba un kilo e mezzo e non l'ha pagata) questa stupenda ragazza abbiamo anche scoperto che oltre a picchiare la madre picchia anche mio figlio. Oltre ad aver raccontato di un fratello morto (mai esistito) e di violenze mai subite, dice anche (davanti alle nostre prove) che fa uso di sostanze terapeutiche. In tutto cio' quelli che consideravo intelligenti quindi il nonno e la bisnonna (mio suocero ha perso gli unici due figli e la moglie) tengono a distanza da noi mio figlio che si sta' facendo pagare le multe totale 13 multe + un sequestro della macchina + un debito di 1200 euro con la societa' elettrica, e gli hanno anche affittato un appartamento. Capisco che loro credano a lui spudoratamente ma io come salvo mio figlio da questo disastro?? Ho anche un figlio di sette anni che piange tutti i giorni perche' pensa che suo fratello e' morto. Io sto crollando...aiuto...
Buongiorno Manuela. Il consiglio che in questa sede posso darle, data la delicatezza estrema della situazione, è di rivolgersi ad un esperto per trovare un supporto mirato, che è difficile dare tramite un portale online. Nel frattempo può cercare di aprire un canale comunicativo basato sul non-giudizio con suo figlio, mostrandosi disposta ad accogliere qualsiasi parte possa emergere di lui.
La maggior parte del lavoro potrà essere svolta con un terapeuta, così da approfondire la situazione in modo consono alle sue necessità.
Se dovesse decidere di intraprendere un percorso di questo tipo, mi rendo disponibile anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
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