Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare
Come affrontare vecchi ricordi che tornano a trovarti e dei momenti tristi legati all infanzia
Buongiorno, mi chiamo Davide ho 30 anni un lavoro, una morosa. Sono sereno, ma a volte vecchi ricordi, insicurezze legate alla mia famiglia e rimpianti sempre legati alla mia vita passata mi fanno vivere giornate negative. Mio padre era alcolista e alzava le mani su mia mamma. I due si sono separati io e mia sorella siamo andati in affidamento poi anni dopo le cose si sono risolte. Noi 3 (io, mia mamma e mia sorella) siamo andati avanti anche se ho notato che dei 3 io sono quello più forte. Mia mamma ha trovato il suo equilibrio anche se vorrei vederla più felice. Mia sorella a causa di una delusione sentimentale e complice un carattere sensibile è caduta in depressione ed è in cura al cps del paese, purtroppo non ha una vita normale alle sue coetanee ma anch'essa ha trovato un suo equilibrio che purtroppo non include molta felicità. Infine mio papà dopo una breve malattia è morto l'anno scorso, erano 6 o 7 anni che non lo vedevo, lui viveva con la madre ovvero mia nonna e anche con lei non ho molto rapporto. Ora il mio problema vedendo questo quadro, è che rimpiango di non averlo visto prima che morisse.. Di non averci dato questa occasione.. Sia a me che mio padre. Inoltre mi chiedo se potrei o avrei potuto fare di più per far essere felice o più felice mia mamma e mia sorella. Se avrei potuto essere più uomo e avere potuto affrontare certi giorni col sorriso (giorni trascorsi quando i miei genitori erano gia separati e non c'erano più problemi di violenza in casa). Ed infine mi chiedo se io ho lo stesso gene di violenza che aveva mio padre perché a volte mi capita di perdere la pazienza (soprattutto con mia mamma) trattandola anche male.. Magari rispondendole male(naturalmente nient'altro di più) .. Purtroppo io vedo che lei non è più felice e serena, credo si senta d'aver un po fallito con mia sorella ecc e quindi mi arrabbio perché vorrei vederla più forte come un tempo.
Buongiorno Davide. Potrebbe essere utile indagare la frequenza e l’intensità con le quali questi pensieri riaffiorano nella sua mente e quanto influenzano la sua giornata quando le causano tristezza.
In secondo luogo, anche tutti gli aspetti della sua famiglia che riporta potrebbe essere utile indagarli in terapia per capire il vostro funzionamento ed arrivare a comprendere quali meccanismi profondi la abbiano portata a questa sofferenza.
Potrebbe esserle utile una terapia con questi obiettivi e volta alla rielaborazione dei significati che ha attribuito al lutto e al malessere di sua sorella e di sua madre, per i quali non deve comunque sentirsi in colpa. Ci sono situazioni che prescindono dalle nostre azioni in un primo momento e ciò che possiamo fare è provare, con il tempo, a cambiare l’approccio e lo sguardo che vi rivolgiamo per affrontarle in modo migliore.
Se volesse intraprendere un percorso di supporto con questi obiettivi, mi rendo disponibile per colloqui più approfonditi ed adeguati al suo specifico caso.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
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