Dott.ssa Alice Conte

Dott.ssa Alice Conte

psicologo, psicoterapeuta, sessuologo

E' un bambino meno felice e sereno di prima e non so veramente come aiutarlo

Buongiorno, scrivo per avere un parere in merito al comportamento di mio figlio D. di 4 anni e mezzo. D è da sempre un bambino molto vivace, simpatico, affettuoso, chiacchierone (si confida spesso su problemi o cose successe nella giornata, noi genitori solitamente sappiamo tutto quello che gli passa per la mente. Insomma è abituato a confidarsi), felice. A novembre 2013 è nato il mio secondo bambino P. e qui sono iniziati un po' i cambiamenti caratteriali di D., cosa assolutamente prevedibile e che abbiamo cercato di gestire. Il primo anno è stato complesso, la gelosia di D. riguardava tutta la famiglia, estesa anche a nonni. Ogni volta che allattavo mi saltava addosso, se i nonni tenevano in braccio P. andava in escandescenza, non sapeva mai cosa fare, se chiedevo di uscire o giocare un po' con me lasciando P. ai nonni non voleva perché era geloso dei nonni, se lasciavo lui dai nonni per avere più attenzione da parte loro non andava bene perché non stava con me...stessa cosa con il papà. All'asilo, dopo un inserimento bellissimo (effetti positivi per 2 mesi) avvenuto prima dell'arrivo di P., i problemini sono iniziati anche li. E' diventato disubbidiente, aggressivo con gli altri bambini, la maestra mi aveva addirittura parlato di iperattività (che fortunatamente è stata esclusa a priori dal nostro pediatra!). Abbiamo dedicato a D. un sacco di attenzioni e coccole e devo dire che le cose sono molto migliorate. A scuola è ritornato ad essere ubbidiente e rispettoso, finita anche ogni tipo di aggressività. Solo certe volte si isola e diventa triste/malinconico. A casa invece esplode il comportamento che non capisco e non so bene come gestire in quanto lo definirei bifasico...ci sono momenti in cui è educatissimo, simpatico, chiacchierone (insomma com'era prima dell'arrivo del fratellino), altri momenti invece che risulta totalmente ingestibile, fa dispetti continui al fratello (anche aggressivi), dice parolacce (da bambino ovviamente ma ugualmente gravi perché rivolte anche a me, al papà o alla babysitter), se siamo fuori capita anche che si butti per terra o passi sotto il tavolo, non ascolta assolutamente alcun richiamo e richiesta...insomma mi sembra proprio un altro bambino. Abbiamo tentato in tutti i modi di cambiare la situazione, dandogli più attenzioni inizialmente e poi abbiamo provato la strada delle punizioni, ma nessuna di queste sembra funzionare... Quello che vedo, e che mi fa star male, è un bambino meno felice e sereno di prima e non so veramente come aiutarlo...mi chiede 1000 volte al giorno se gli voglio bene e quando gli chiedo perché fa così mi risponde che vuole stare con me... Devo comunque dire che abbiamo cercato in tutti i modi di non modificare la sua routine quotidiana dopo l'arrivo del fratellino, io non mi sono dedicata esclusivamente a P. ed ho mantenuto i nostri riti (doccia, nanna, etc...) ma niente sembra migliorare la situazione... Ultima cosa, dorme nel suo lettino nella sua stanza da quando ha 5 mesi (tutta la notte), ora capita che verso le 4 di mattina ci raggiunga nel lettone...e nelle ultime settimane è dimagrito e continua ad avere vari disturbi tra cui frequenti mal di pancia. Mi scusi il poema ma volevo cercare di spiegarle più precisamente possibile il quadro della situazione. Le chiedo quindi un parere su quanto sopra esposto e un consiglio su come comportarsi perché da un lato non va bene punirlo troppo ma dall'altro deve secondo me capire che i suoi comportamenti non possono essere tollerati. La ringrazio e porgo cordiali saluti,

Buonasera. La situazione dovrebbe essere maggiormente analizzata, con dettagli ancora più precisi , per quando lei sia stata molto capace nel descriverla. Potrebbe essere solo una fase. D'altra parte anche il nostro vissuto di genitori può nella tutela e nella volontà di efficienza, creare ed amplificare delle sensazioni nei nostri figli. Il mio consiglio è quello di parlare direttamente con un terapeuta per evidenziare ciò che è obiettivo è ciò' che potrebbe essere transitorio.

domande e risposte

Dott.ssaAlice Conte

psicologo, psicoterapeuta, sessuologo - Belluno - Trieste

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