Nonna in conflitto

Sono nonna di 4 nipoti maschi due di 20 anni , uno di quasi 12 e uno di 9. Un rapporto bellissimo con tutti salvo quello di 12. È sempre stato molto geloso del fratellino più piccolo e forse noi tutti abbiamo sbagliato ad accontentarlo per deviare la sue attenzioni rabbiose verso il piccolino ma con me è sempre stato amorevole! Ora che ha avuto il cellulare, l’Ipad e tutte queste diavolerie moderne lui è tranquillo solo se gioca con questi marchingegni. Non posso più parlare con lui, mi impone il silenzio è se non sto zitta perde la pazienza con rabbia. È molto intelligente, i suoi genitori si fanno aiutare da uno psicologo da quando ha otto anni. Io sono un po’ all’antica che se un mio figlio si comportava da maleducato non c’erano chiacchiere che tenevano ma un bel ceffoncino e tutto cambiava. I miei figli sono cresciuti benissimo, educati bravi a scuola laureati e bravi genitori ma guai ad alzare le mani! Io non lo facevo spesso , mio marito mai, ma un ceffone al momento giusto per far lori capire chi comandava io l’ho dato! Ora chiamano il telefono azzurro e questo viene chiamata violenza. Io la chiamo educazione. Però come nonna non sta a me educare i nipoti ( di cui sono spesso Babi sitter, ma vedo che le chiacchiere non arrivano a nulla e le cose non cambiano con tutti i soldi che spendono con gli psicologi. Chiedo come mi devo comportare io come nonna che devo accudire anche questo meraviglioso e tanto arrabbiato nipotino che, a mio parere non ha nessuna ragione di comportarsi come un bulletto?

Buongiorno, mi dispiace molto per la sua situazione, a volte nonni e genitori hanno due stili educativi diversi.

Spesso i bambini per avere le attenzioni mettono in atto comportamenti di rabbia, soprattutto se c'è gelosia verso il fratellino più piccolo (che riceve più attenzioni di lui). 

Dia più attenzioni e amore possibile a suo nipote, lo faccia sentire visto, considerato e amato. Anche se gioca con il cellulare, provi a giocare con lui o magari proponga attività che lo possono interessare. Provi a parlargli di argomenti che lo interessano. Si ricordi, però, che spesso e volentieri il comportamento da "bulletto" e da arrabbiato derivano da una percezione di mancanza di affetto.