Sono sbagliata io?
Sono fidanzata con un ragazzo omofobo...considera l'omosessualità una malattia. Io sono molto più aperta e comprensiva su questa tematica (grazie anche al fatto che ho potuto affrontarla e comprenderla in giovane età visto che ho anche familiari con gusti diversi dall'omologazione ) nonostante sia fortemente cristiana evangelica. Detto ciò, ho paura che la sua sia non accettazione di sé...non credete? Allo stesso tempo ho scoperto che alcuni suoi amici (che io non ho mai conosciuto) pubblicano foto di pride o foto che riecheggiano al pride. Non vorrei che magari non conosco una parte del suo passato e sono finita in una storia di copertura. Come faccio ad accorgermene? Ho già avuto una storia (con nessun rapporto sessuale ovviamente) con un ragazzo che poi ha fatto una transizione ed è diventato gay (persona che ho amato e amo tutt'ora, d'altronde gli amori impossibili sono per sempre)..non vorrei che anche questo fosse il caso e che vede in me un baluardo di apertura mentale tale da farlo sentire protetto mentre sfrutta i miei sentimenti puri. Sono già stata tanto male per il mio ex al punto tale da odiare il mio corpo (perchè non potevo essere ciò che lui amava) e ho sfiorato comportamenti alimentari nel limite del range vivibile. Non voglio ricarderci...ho paura anche di questo.
Buongiorno Genny,
più che focalizzarci sull'attuale storia, mi sembra di avvertire che sia la sua storia passata che prepotentemente si insinua nel presente. E questo non stupisce, in quanto non deve essere stato assolutamente facile quello che ha attraversato, non è facile accettare l' omosessualità del proprio compagno, imbattere in una storia simile mina profondamente l'autostima, crea dubbi, solleva domande. Se le ferite del passato non vengono accuratamente curate e risolte esse in maniera prepotente si riaffacciano nel presente. Può avvenire così che si ricerchi inconsciamente la situazione per molti aspetti simile a quella vissuta quasi a ricercare una seconda opportunità nella quale ricreare un finale diverso o che, il passato si metta davanti ai nostri occhi come delle lenti che modificano il modo con cui vediamo e interpretiamo il presente.
Mi sento di consigliarle di prendersi cura di queste ferite che ancora fanno male, cerchi aiuto per rielaborare quanto vissuto e vedrà che facendo pace con il suo passato potrà vedere e vivere più serenamente il suo presente.
Le auguro buona fortuna
se posso esserle di aiuto mi contatti
ricevo anche on line (il primo appuntamento è gratuito e senza impegno)
Saluti Dottoressa Alice Maggini
Psicologa - Ancona