Terapia di coppia
Buongiorno sono in crisi con la mia compagna, siamo una coppia LGBT. Lei va da un anno in terapia da una psicologa. Le ho proposto una terapia di coppia per cercare di risolvere le nostre problematiche. Ha chiesto alla sua psicologa un nome di un collega per la nostra terapia nella convinzione che deontologicamente non potesse seguirci lei stessa. In realtà le ha detto che si può fare.al di la della deontologia chiedo se secondo voi è opportuno. La mia compagna teme di andare da un altro professionista perché dovrebbe raccontare ancora situazioni della sua infanzia molto dolorose e delicate....D'altra parte la sua psicologa non mi conosce per niente e quindi ho timore che la terapia sia in qualche modo sbilanciata. Cosa ne pensate? Grazie mille
Cara Ivana,
il tuo dubbio è legittimo! E' vero che deontologicamente non è vietato, infatti non è la prima professionista che conosco che inizia un percorso di psicoterapia con un paziente e poi muta il percorso in una terapia di coppia includendo anche il partner. Personalmente, in questi casi, preferisco indirizzare la coppia ad una collega con cui collaboro, perchè avendo già un legame con uno dei due componenti della coppia, il mio timore risulta di non essere sufficientemente equa con tutti i membri della coppia. Questo è il mio approccio, non vuol dire che è la stessa cosa che rischia di accadere alla terapeuta della tua compagna! Sicuramente effettuare un percorso di coppia con una persona che non conosce nè te, nè la tua compagna può essere un luogo più neutro e uno spazio nel quale potrete concordare di lavorare solo sulle problematiche di coppia ( la tua compagna non necessariamente deve raccontare nuovamente il suo passato difficile); inoltre potreste condividere i contatti dei due professionisti e dire loro che in caso di necessità potrebbero confrontarsi.
Credo, infine, sia importante che tu ti chieda cosa preferisci: per te sarebbe un problema andare dalla terapeuta della tua compagna? o no? Parlane con la tua compagna e provate a trovare una mediazione.
In alternativa, puoi rivolgerti anche tu ad un terapeuta, fare un percorso individuale, dove poter esplorare quelle che sono le tue problematiche nella vita di coppia e poi, eventualmente, in un secondo momento rivolgervi ad un terapeuta di coppia.
Spero di esserti stata, almeno in parte, d'aiuto e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e informazioni.
Buona giornata
Dott.ssa Alice Piccardi