Dott.ssa Amalia Prunotto

Dott.ssa Amalia Prunotto

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Non riesco a prendere una scelta, sono paralizzata dall'ansia e divisa a metà...

Buongiorno,
vi racconto la mia storia...
Sono una ragazza prossima ai 27 anni, all'età di 22 ho conosciuto il mio attuale compagno e dopo circa 1 anno e mezzo sono andata a convivere, in casa sua. Il distacco da casa mia è stato traumatico, i miei litigavano sempre, perchè mio padre col tempo è sempre stato assente ed infine alcolizzato, mia madre succube della situazione.. ed infine c'era mia sorella piú piccola di 5 anni.
Dopo poco tempo è arrivata a ciel sereno la notizia che mia madre voleva separarsi. E cosí fu. Con conseguente vendita della casa (altro trauma) e con il trasloco da parte di mio padre da 1 parte e mia madre e sorella da 1 altra, in 1 altro paese piú lontano (affitto).
In tutto ció è mancata la mia presenza a sostenere mamma e sorella, ma in quei frangenti abitavo altrove e senza macchina, soffrivo la loro mancanza... mi ero buttata a capofitto nella mia attuale storia anche se stavo malissimo e non riuscivo a stare di la. Ora il mio compagno è tornato in terra d'origine x lavoro a 1200km da qui e mi aspetta x andare avanti con la nostra vita.
Attualmente mi sono appoggiata x abitare da mia madre, ma i rapporti si sono incrinati e mia sorella non mi parla piú. Fra poco dovrei raggiungere lui, devo prendere 1 decisione, ma sono straziata perchè stare qui mi ha fatto sentire la loro mancanza. Con mia madre riesco a dialogare, ma non c'è modo di parlare con mia sorella o riallacciare i rapporti.
Sono in ansia totale, vado avanti a gocce perchè mi alzo e mi addormento con tachicardia e soffro di forti attacchi di panico. Durante il giorno piango spesso e non voglio uscire di casa.
Il mio desiderio di crearmi 1 futuro con lui rimane e quanto prima dovrei prendere una scelta, pormi 1 obiettivo. Non riesco a vivere qui, cosí. Mi sento inutile, ho pensieri brutti e sempre piú negativi.
Ah, durante i 3 anni di convivenza i rapporti tra me e i miei son diventati nulli e conflittuali, mia sorella mi accusa di abbandono e ora non mi accetta. Il mio compagno non comprende i miei genitori che in questi anni non mi sono comunque stati vicini solo, perchè me ne sono andata, e non li accetta nemmeno.
Mi sento morire ogni giorno.
Vi ringrazio per l'attenzione.

Buonasera Mara,

la sua storia mi ha colpita profondamente, anche perchè riguarda diversi aspetti.

Non posso in poche ( o più righe!) aiutarla se non orientandola a chiedere al più presto una consultazione di persona con un collega capace di sostenerla ed accompagnarla in quel cammino di emancipazione che ha iniziato lasciando la casa genitoriale.

A mio avvio questo passaggio è stato più un tentativo (costruttivo, per carità, non mi fraintenda!)di affrancarsi da una situazione familiare che rischiava di inghiottirla in un buco nero.

Però purtroppo gli agiti, cosi li chiamiamo noi, devono poi essere elaborati; e questa necessità si fa sentire acutamente, con gli attacchi di panico, che con la loro sintomatologia destrutturante, non permettono di "far finta di niente"e al contrario, ci dicono di prenderci cura di noi.

Come?

Presso i consultori familiari, i servizi Asl, o un professionista privato, deve chiedere la possibilità di essere accompagnata, come le scrivev, verso nuove consapevolezze.

La separazione dal nucleo familiare, il trasloco, il trasferimento; tutti elementi che ci dicono quanto deve mettere al giusto posto le varie cose delle sua vita, al suo interno, prima (elaborare la separazione il muoversi verso la vita adulta)e all'esterno dopo: il rapporto con la sorellina, con la famiglia, cin il fidanzato, che, rischia di essere messo nella situazione di salvagente personale, con buona pace della giusta scelta verso una vita comune fatta di progettualità condivisa.

Per iniziare, intanto, acquisti un manuale di mindfulness, quei libretti di esercizi semplici che possono aiutarla a mettere un pò di pace nel suo cuore, e li compia, davvero!

Lavori con le mappe mentali: obiettivo, cosa desidero...e vicino, tanti palloncini che sono i passi che dovrebbe fare per raggiungerlo.

E chieda aiuto.

Spero di esserle stata utile.

Mi riscriva, se vuole.