Dott. Andrea Bottai

Dott. Andrea Bottai

Psicologo, Psicoterapeuta

Parafilie e fantasie sessuali

Buonasera, Io ho due parafilie altrimenti dette fantasie sessuali che non mi creano disagio o problemi, infatti sono egosintoniche; Il mio problema è che mi capita di provare più eccitazione più per una rispetto che per l'altra. Quello che vorrei è trovare un modo che mi consenta di provare la stesso livello di eccitazione per entrambe senza avere uno stimolo sessuale più debole e riuscire a provare un buon livello di eccitazione per tutti gli elementi che le caratterizzano.
Tempo fa lessi un consulto simile dove uno psicologo asseriva che non è possibile eliminare comportamenti sessuali ma è possibile "aggiungere" o "rinforzare" nuovi stimoli. Questa tecnica di cui parlava era il "ricondizionamento orgasmico". Questa cosa la applicavo inconsapevolmente e qualche risultato lo ha portato anche se però vorrei parlarne con un professionista a riguardo. Ho letto che in questa tecnica c'è una fase che va ad azzerare certi stimoli in favore di nuovi, cosa che vorrei evitare perché non è mia intenzione. Il solo perdere eccitazione per una solo delle 2 quello mi crea disagio o avere uno stimolo sessuale più debole per una solo delle 2. Guarire o eliminare tali parafilie quello si che mi causa un grandissimo disagio che non so spiegare perché è come se perdessi una parte della mia identità.

Preciso che io scrivo non per guarire e ne per cercare una motivazione a guarire ma piuttosto per rinforzare tali stimoli e non perdere l'eccitazione per essi.
Non mi sono mai rivolto ad uno psicologo prima d'ora e non so chi rivolgermi per il mio quesito.
Quello che vorrei è una persona umana che mi dia i giusti suggerimenti per raggiungere il mio obiettivo ma prima di tutto una persona che sappia ascoltare e comprendermi senza giudicarmi.

Cao Paul, la mia sensazione è che ci sia un tantino di pensiero ossessivo dietro il tuo ragionamento. Certo è difficile commentare la tua richiesta senza poter entrare nel dettaglio e porti delle domande. Tuttavia una cosa certa è che non si può "voler" provare piacere. Per provare piacere è meglio "non volerlo" provare, così se ne può venire travolti. La volontà è la morte del piacere, basta chiedere alle migliaia di donne anorgasmiche che si sforzano di provarlo dentro le loro relazioni coniugali senza, purtroppo, riuscirci. Né vedo perché dovresti 'guarire', ma questo, ovviamente, dipende dal contenuto e dalle circostanze che, per ora, ignoro.

Un caro saluto.

Dott. Andrea Bottai