Elaborazione del lutto
Ad ottobre ho perso mio marito per Covid, è stato per me una lacerazione dell'anima poiché eravamo una sola persona, ho visto il mio mondo crollare. Ho due figlie grandi che vivono ancora con me, la più grande dovrebbe sposarsi quest'estate. Dal primo giorno ho continuato a cucinare, badare la casa come un automa, forse perché il trauma mi aveva irrigidita, da premettere che mio marito non ha potuto avere un funerale poiché tutte e tre eravamo positive. Dopo circa due mesi abbiamo fatto una messa a suffragio. Ho cercato da poco tempo di regalare gli abiti di mio marito per cercare di elaborare il lutto, di svuotare cassetti, armadi. Pensavo di sentirmi meglio ma dopo mesi tutto ciò che mi ricorda mio marito e se vedo due persone insieme (marito e moglie) sto ancora peggio. Sto diventando cattiva? Vorrei sentirmi più serena ma ciò non avviene.
Cara Vincenza, il suo dolore è incurabile. Una perdita insanabile. Può solo cercare di farlo decantare, anche se le rimarrà sempre. Per aiutarsi a farlo decantare anziché lottare con le sue memorie, può darsi un spazio quotidiano indicativamente di 30-60 minuti, da dedicare alla sua galleria dei ricordi. Dovrebbe costruire nella mente una sorta di galleria dei ricordi, sia di momenti belli che brutti. Una galleria di momenti vissuti con suo marito, incorniciati, che lei ogni giorno visiterà con l'immaginazione, come fosse il suo museo personale. Questo darsi uno spazio e un tempo per il lutto, la tristezza e la malinconia, e forse anche per i sorrisi, la aiuterà a far depositare l'assenza e l'abbandono e piano piano tornare a vivere.
Per aiutare le persone ad elaborare il lutto noi proponiamo un esercizio