Cara Anna, Complimenti per la scelta coraggiosa di trasferirsi all’estero, questo la qualifica come persona sicuramente intraprendente. Ora lei si è trasferita e intende ricominciare di nuovo. Bene. Ma non aspetti di avere i “pensieri giusti” per cominciare a fare quello che potrebbe rendere migliore la sua vita. Quello dell’autostima è una grande inganno degli anni ’80: in realtà pensare positivo non aiuta. Ogni volta che tocchiamo qualcosa di cui ci importa, il timore di fallire (ed i pensieri corrispondenti) ci assalgono. É naturale. Cambiare i nostri pensieri, sostituire i “negativi” con quelli “positivi” è un’operazione destinata a fallire, e le ricerche lo dimostrano. Quello che possiamo fare è andare avanti con i nostri pensieri, smettere di lottarci contro, e stare bene con gli occhi aperti sul momento presente. Quando troverà un nuovo lavoro, l’unica cosa importante sarà concentrarsi su quel lavoro, cercare di farlo bene, autostima o no. Questo, più del pensiero positivo, le darà maggiori chance di conservare il posto di lavoro che avrà trovato. Quelle di cui le parlo sono abilità, che richiedono esercizi. Li troverà sull’ottimo libro di Hayes e Smith : Get Out of your Mind and into your life (ed. Italiana “Smetti di soffrire, inizia a vivere”). Cerchi anche “things might go terribly horribly wrong”, di Kelly Wilson (quando tutto va di male in peggio). Ci provi, e vedrà che potrà ottenere ottimi risultati anche pensando male di sé stessa. Se penserà bene di sé, ma non farà quanto necessario, vedrà da sola che il pensare bene non porta a nulla. Non abbiamo il pieno controllo dei nostri pensieri, ma delle nostre azioni.