Incertezza su una diagnosi
Buonasera gentili dottori. Circa un anno fa mi è stato diagnosticato il disturbo borderline e dal giorno sono piuttosto basita. Basita perché una volta ricevuta la diagnosi ho cercato in rete di cosa si tratta (prima di allora non ne avevo mai sentito parlare) ebbene non mi ci rispecchio proprio! Voglio dire, io non mi drogo (ho pure smesso di fumare anni fa), non mi procuro tagli con nessuno oggetto (quand'ero ragazzina è semplicemente capitato qualche volta che mi prendessi a pugni da sola e mi tirassi i capelli ma è finita lì), non faccio sesso promiscuo (ammetto però che riguardo la mia sessualità non so se definirmi lesbica o bisex ma mai etero), non ho mai tentato il suicidio (pensato si, ma tentato di togliermi la vita mai e ho letto che chi è borderline tenta spesso il suicidio). Per tutto questo io non mi vedo per niente una persona borderline!! Per aiutarvi a capire ancora meglio qui a seguire vi elenco i miei sintomi, venuti fuori anche col medico che mi ha fatto la diagnosi :
-ansia, attacchi di panico, ipocondria, cambio spesso umore per un nonnulla, rabbia e nervosismo, indecisione, cambio spesso parere su varie situazioni, pensieri e persone, ho sempre paura di essere lasciata, ho sete di vendetta per ciò che mi è stato fatto da piccola poiché sono stata abusata sessualmente da un mio parente.... In tutto questo una diagnosi di disturbo borderline non è esagerata? A me sembra di sì. Grazie per le delucidazioni
Gentilissima,
tenga sempre a mente che la nosografia è solo un punto di partenza e che la "diagnosi" è solo un'etichetta, una ipersemplificazione estremamente riduttiva e che non la rappresenta ontologicamente, ma che identifica solo una parte di lei, ignorando quanto di splendido e adattivo la contraddistingue, e che in un primo momento può guidare il lavoro da svolgere con il suo terapeuta. La veda come la rappresentazione di alcuni punti di debolezza, ma chiaramente lei ha anche punti di forza e di resilienza. Lei ha riportato molti vissuti attuali e del suo passato, ed è su questi che bisogna lavorare affinchè possa riprendersi il controllo della sua vita, liberarsi dalle paure, dalla sfiducia e vivere la vita pienamente e liberamente. Non si preoccupi dell'etichetta diagnostica, quanto di superare i vissuti dolorosi e risolvere le problematiche emotive che segnala.
Cordiali saluti