E' in cura psichiatrica e prende antidepressivi tipo sereupin ha continui sbalzi d'umore e ha un tipo di sessualità spiccata e molto egoistica

Il problema non e' tanto mio quanto della persona che frequento: ho 50 anni e sono amica intima da 5 anni di un uomo che ne ha 37. Io sposata 2 figli, lui prima fidanzato, poi convivente poi sposato e alla fine separato (non per causa mia) lui sta bene con me mi cerca sempre soprattutto quando io cerco di allontanarmi ma non e' innamorato di me. E' in cura psichiatrica e prende antidepressivi tipo sereupin ha continui sbalzi d'umore e ha un tipo di sessualità spiccata e molto egoistica. Io non sono convinta che sia depressione ma non so darmi risposte e sto impazzendo dietro di lui, ogni suo disagio mi coinvolge, mi cerca dice che gli do sicurezza e allegria ma ripete che con me non ci starebbe anche per la differenza di età. Ho paura anche che se incontra un donna (ed e' successo) visto che e' un bel ragazzo e riesce a fare conquiste ma quando poi si accorgono del suo carattere e disagio scappano. Io sono attratta da lui e so contenere i suoi problemi perchè gli voglio bene ma capisco che lasciare la mia famiglia per uno così è da pazzi. Vorrei aiutarlo ma non so cosa fare, provare ad abbandonarlo l'ho fatto almeno 100 volte, si torna sempre da capo, insomma un tormento. Ultimamene poi sono molto permalosa e gelosa di lui e della sua libertà. A questo punto ho paura di avere bisogno io di uno psicologo che mi spieghi il problema. Scusate la lunghezza, aspetto una risposta ma anche un consiglio.
Gent.ma Tina, temo che il problema invece sia proprio suo! Il fatto che lui sia in cura psichiatrica mi sembra un aspetto secondario. Ben più importante pare l'impostazione del vostro rapporto, e in particolare (visto che è lei che pone il problema) come lei ha accettato e accetta che sia: francamente mi sembra molto squilibrato a suo sfavore, con lei che accetta di fatto tante cose che in realtà dentro di lei la lasciano profondamente insoddisfatta (tanto che ha pensato più volte di lasciarlo), lasciando in secondo piano i suoi bisogni e le sue esigenze. La domanda centrale è: perché? Credo che le sarebbe utile partire da qui, rivolgendosi a uno psicoterapeuta di fiducia che la aiuti a fare chiarezza su questo, in un percorso di supporto e crescita personale. Senza ciò temo sia impossibile che le cose possano cambiare. Un cordiale saluto.
domande e risposte

Dott.Andrea Lisotti

Psicologo, Psicoterapeuta - Modena - Reggio nell'Emilia

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