Buon giorno Cristina, suo figlio sembra manifestare segni di disagio evidente nel rapporto con i compagni e con il proprio corpo. Mi rendo conto che lei è molto presa dal suo lavoro, e che l'appoggio della suocera possa essere utile: purtroppo i rapporti intrafamiliari (come quelli con la suocera) sono rapporti complessi come ben potrà intendere, e vengono maggiormente a complicarsi nella misura in cui la figura con cui suo figlio passa più tempo in assoluto non è la mamma, ma la mamma del papà. E' difficile per una donna che lavora cercare una mediazione tra il ruolo di madre e il proprio ruolo di lavoratrice, ed immagino abbia già provato a trovare delle soluzioni alternative in termini di orario lavorativo, per cui quello che credo possa essere utile per suo figlio è sicuramente che lei riesca a trovare il tempo e la voglia per giocare con lui sebbene stanca dal lavoro, sebbene questo le costi ulteriore fatica. Cerchi l'appoggio del suo compagno che volendole bene e volendo bene a suo figlio, avrà sicuramente un ruolo importante. Inoltre suggerisco vivamente di riferire nell'educazione del bambino ad una figura alternativa alla suocera, magari per qualche giorno alla settimana, come una baby sitter. Le raccomando però di riferire solo a persone qualificate, perchè la situazione emotiva di suo figlio è molto chiara nel disagio. La solitudine, l'impossibilità di stare con la propria mamma ogni volta che lo si vuole, e il poterla incontrare solo la sera è molto difficile da comprendere a quattro anni. Facendo i dispetti ed i capricci, fino a gesti eclatanti come il morso, o a sintomi come la tosse, suo figlio vede che l'attenzione che Lei ha per lui viene a crescere, e si sente quindi considerato, importante, amato, sebbene immagino i toni da lei usati siano di rimprovero. E' molto difficile cambiare il proprio stile di vita e le proprie abitudini ed affrontare magari delle spese in più, come la baby sitter, o i centri giochi in cui vi sono altri bambini, ma è per il bene di suo figlio. Quando riuscirà a far sentire a suo figlio che la mamma c'è (e mi creda, in questo caso le parole contano meno di nulla con i bambini, sono i fatti a fare la differenza) e che gli vuole bene, molti problemi o sintomi verranno a svanire. Non saranno quindi gli esercizi ripetitivi e le correzioni a fare di suo figlio un bambino più sereno o un bambino che parla senza difficoltà, ma la vicinanza e la considerazione, oltre che il confrtonto con figure "altre" rispetto a quelle proposte dal nucleo familiare. Molto importante anche il confronto con i compagni di gioco. I bambini hanno risorse incredibili, basta dare loro fiducia e considerazione, oltre che affetto e vicinanza. Il resto lo fanno loro. Con i migliori auguri