Dott.ssa Angela Ragnetti

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Dott.ssa Angela Ragnetti

Psicoterapeuta

Comportamenti di frustrazione esagerati

Buonasera dottori, ho bisogno di un consiglio o se possiamo chiamarlo aiuto sia x mia figlia di 6 anni e mezzo ma probabilmente anche x me!!! da 3/4 mesi la bimba è cambiata radicalmente; è sempre stata una bambina rispettosa, ubbidiente, attenta alle regole della casa, giocherellona, affettuosa, adesso invece tutto l opposto di ciò che era prima, dispettosa, disobbediente, le dico di non fare quella determinata cosa è puntualmente si gira dall'altro lato per farla, non ascolta più le regole di casa, ad ogni mio NO si apre una guerra se così possiamo definirla, pianti isterici come se la sua testa nn connette più e le sue orecchie nn ascoltano più, questo pianto riesce a durare anche 2/3 ore, se provo a calmarla mi dice no ma se mi allontano senza calmarla piange più forte perché vuole che la calmo, ma se mi avvicinò di nuovo x calmare mi dice di nuovo no mi allontanò e il pianto aumenta più forte e così via fino allo sfinimento. Tutto questo inizia la mattina x indossare i vestiti dalla scuola, se le dico no quella maglietta no perché oggi fa freddo inizia con il pianto isterico cosi, e così via per ogni NO che io possa dire. Non sono gli atteggiamenti più materiali rivolti verso le persone che è contenta di vedere tipo saltarci addosso ecc a preoccuparmi, ma è proprio quello che ho scritto sopra che mi preoccupa, e mi preoccupa veramente tanto. 15 mesi fa è nato il fratellino, dove lei non accettava il fato di dover dormire senza di me in quelle notti però poi stando con la zia è comunque stata serena; ho lavorato molto sul cercare di non farle venire alcuna gelosia, è sempre stato il mio peggior terrore eppure ad oggi penso che forse ho sbagliato qualcosa? Ma che cosa??? Alcune volte i primi mesi mi diceva che nn sopportava suo fratello, se nn lo diceva con le parole lo diceva con i fatti perché spesso ci trovavamo tutti e 3 insieme mentre cercavo di far dormire tutte e due e magari lei non poteva abbracciarmi bene perché c era il piccolo in braccio, adesso che lui è più grandicello lei lo ama, spesso l ascolto mentre gli dice sei la mia vita, ti amo tanto ecc...e questo mi emoziona. In altri momenti penso che abbai gelosia, perché spesso vuole essere lavata nel bagnetto del fratellino, vuole essere imboccata, vuole essere vestita distesa come vesto lui, insomma cose che faceva in autonomia adesso ha fatto qualche passo indietro. A scuola le maestre comunicano che è una bambina molto attenta, ubbidiente, rispettosa, che aiuta anche i compagnetti, sensibile, ecco è quella che è sempre stata anche a casa, ma adesso quando arriviamo a casa inizia la guerra! Io ho ripreso a lavorare da 4 mesi, e credo che anche questo abbia influito molto ,anche se comunque io lavoro una settimana il pomeriggio e una settimana la mattina quindi realmente stiamo più lontani quando faccio il pomeriggio cioè ogni 15 gg, e anche questo credo che la faccia stare male. Io lavoro 6 h al giorno, gestisco i bimbi, la casa e tutto quello che c'è alle spalle, senza avere aiuto da mio marito, arrivo praticamente distrutta fisicamente e mentalmente. Dopo 4 mesi che va avanti ogni giorno questa storia io sono diventata intollerabile, non riesco più a sopportare questi suoi comportamenti specialmente quando voglio calmarla e mi dice no, poi me ne vado e fa la pazza che vuole essere calmata, questo è un dispetto che mi fa impazzire, e poi ormai ogni notte quando loro dormono mi passa a piangere perché penso cosa sto sbagliando ??? Forse sono io che non riesco a migliorare questi suoi comportamenti?, cosa devo fare ? Come faccio a cercare di riuscire a mantenere la calma senza sgridarla?? Ogni giorno lotto per cercare di essere una buona madre ma da 4 mesi ho come l impressione di essere una pessima madre, forse sono io ad avere sbagliato tutto. Accetto tutti i consigli ho bisogno del vostro aiuto. Grazie

Buongiorno Francesca, ha descritto molto bene le difficoltà che sta attraversando e ha colto il nesso temporale tra questi cambiamenti della bimba e il suo rientro al lavoro. Concordo con lei su questo nesso.

L'arrivo di un fratello è un evento che espone i maggiori a uno sforzo di adattamento, così come il rientro al lavoro della mamma, così come i turni di lavoro - che cambiando tra mattina e pomeriggio- implicano un ulteriore sforzo di adattamento. Tutto questo per dire cosa sta attraversando la bimba. Per quanto le sue reazioni siano forti e impegnative per lei Francesca, è tutto nella normalità- la prova ne è che a scuola è la bimba di sempre.

Cercare di cogliere la destabilizzazione (fisiologica) che vive la bimba sta attraversando la può aiutare a contestualizzare la situazione, a capirla meglio, ricordando sempre che è una fase, che la bimba arriverà ad adattarsi e che questi suoi comportamenti rientreranno. Sebbene in modo impegnativo e capriccioso le sta chiedendo di aiutarla in questo momento difficile per lei.

Le routine sono molto utili in queste situazioni perché rassicurano e consentono ai bimbi di orientarsi. Le consiglierei di ritualizzare il più possibile le fasi della giornata, cercando di anticipare e prevenire i possibili momenti di difficoltà (ad esempio preparando i vestiti la sera? Una canzone mentre ci si veste? Una filastrocca per un altro momento...?). Inoltre non fa cenno al papà, può aiutarla nella gestione della bimba o del bimbo? Può intervenire con una divisione dei compiti di accudimento? Questo alleggerirebbe lei Francesca, e anche la bimba perché l'intervento di una terza persona smorza i toni.

Inoltre l'ironia e cercare di tenere in clima leggero e allegro aiuta, è difficile lo so, ma aiuta.

Questo momento è difficile per la bimba, ma questi momenti probabilmente toccano in lei Francesca dei punti deboli, sarebbe utile capire quali , che risonanze creano in lei - che bambina è stata lei, che stile genitoriale avevano i suoi, che aspettative ha sul suo essere madre....

Le consiglio la lettura di "invece di dire prova a dire" o ascoltare il podcast di Alli Beltrame, dà buoni spunti di riflessione.

Cari auguri.

AR