Cara Sara, scusami l'ignoranza riguardo la sclerodermia ma non ho voluto approfondire (almeno non prima di questa risposta). Dal momento in cui nasciamo, tutti siamo esposti all'eventualità che qualcosa nel nostro corpo possa crearci apprensione. Tutti vorremmo vivere senza problemi, limiti, difficoltà ma poi la vita ci mostra ben altro. Si chiamano "malattie", "patologie" perchè la medicina ha dovuto etichettarle. Io preferisco definirle, "condizioni diverse". Nel momento in cui ne diveniamo consapevoli, inevitabilmente in noi qualcosa cambia. Le reazioni posso essere diverse da persona a persona anche se le più comuni toccano il nostro stato dell'umore, dal nevrotico (panico, ansia, ossessioni) al depresso. Accettare un cambiamento nel nostro corpo che nn ci aspettavamo è un lavoro difficile ma importante che apre ad una nuova consapevolezza del nostro vivere (ciò è da legare sempre al tipo di "diversità") a nuovi percorsi ed abitudini. Accettare vuol dire non vergognarsi di se stessi, sapere che anche altre persone condividono la nostra condizione e che siamo tutti diversi in un modo o nell'altro ma soprattutto non abbattersi mai ma lottare per stare sempre meglio. La vicinanza della famiglia così come i gruppi di auto-aiuto sono una grande forza da cui attingere serenità, dolcezza, volontà e coraggio. Progettare il futuro partendo dallo stato attuale, porsi degli obiettivi sempre perchè la vita è la nostra e nessuno può viverla al nostro posto. In bocca al lupo per te in generale...