Cara Maria, il lavoro protetto è oggi una piaga del nostro sistema sociale in quanto, nessuno lo mette in atto nonostante ci sia una legge precisa! Queste persone vanno aiutate ad inserirsi nella società in tutto e per tutto anche, quindi, nel processo produttivo-lavorativo. Per un datore di lavoro, sono tante le preoccupazioni, capisco... per questo occorre un lavoro di concertazione tra le parti sanitarie e quelle lavorative. Alla presa in carico "terapeutica" occorre anche valutare l'idoneità in base alla tipologia di lavoro da svolgere, individuando quelle mansioni che possono essere più adeguate al disagio/difficoltà attuale del lavoratore "protetto". La salute, come il lavoro, sono un diritto di ogni essere umano che va sostenuto in tutti i modi possibili.