Carissima Antonella, porsi delle domande sul proprio ruolo genitoriale fa già un buon genitore, ancora meglio poter accogliere punti di vista alternativi a quello personale. La vita, in fondo, è per l'essere umano un pò come una gara: continue prove da affrontare! Noi adulti abbiamo maggiorni strumenti per fronteggiare le conseguenti delusioni rispetto ai bambini. Nel caso di tuo figlio, come tutti gli esseri umani, non è una macchina infallibile: lo sport rappresenta una dimensione, di per sè, caratterizzata da competizione e voglia di vincere, ma per un bambino di 8 anni deve necessariamente lasciare più spazio al divertimento ed alla socializzazione coi pari, in fondo, se è bravo, i risultati arrivano lo stesso. Un genitore deve accompagnare in questo percorso senza troppe pressioni sapendo che i buoni risultati saranno sempre accompagnati da gioia e soddifazione ma soprattutto consolarli e sostenerli in caso di delusioni inevitabili. Molte volte l'adulto proietta le proprie aspettative mai raggiunte nei bambini/figli e, come nel tuo caso, col rischio che la delusione sia più tua che sua.