Mia moglie è affetta da una depressione post parto con fenomeni aggressivi
Buonasera sono sposato con mia moglie da 2 anni, siamo fidanzati da 8 (contesto cattolico credente). Abbiamo avuto il nostro primo figlio un anno fa. Lei è evidentemente affetta da una depressione post parto con fenomeni aggressivi e propositi suicidi) ma non accettta in nessun modo di farsi aiutare da uno psicologo. Io sono entrato in terapia da uno psicologo locale, ma non riesco a farla partecipare ad una seduta. Il suo atteggiamento è di netto rifiuto di ogni aiuto. Come posso fare per aiutarla? Grazie per l'attenzione
Buonasera, a volte capita che la depressione possa portare ad un rifiuto sull'aiuto terapeutico. Sotto la depressione potrebbe esserci molta paura, una rabbia non gestita e se non si vuole intervenire, anche una mancanza di consapevolezza sulla gravità della situazione. Lei sicuramente è in una situazione di difficoltà perchè dall'altra parte non c'è una persona che sembra rendersi conto del problema. In questi casi ci sono diverse possibilità.
La prima che mi viene in mente è quella di sedersi con lei e parlarle della sua preoccupazione, di quello che nota in lei, del bisogno che ha di essere accompagnato a questo momento difficile e inoltre a focalizzarsi anche sulle conseguenze che tutto questo può portare nel vostro bambino.
Nel caso in cui ha già fatto questo senza successo, le consiglio di sentire il parere di uno psichiatra per capire cosa poter fare. In casi così la terapia farmacologica potrebbe aiutare a stabilizzare l'umore per poi intervenire sotto il profilo terapeutico. Quello che mi sento di rinforzarle è la protezione del bambino da dinamiche pesanti e rischiose dal punto di vista del suo benessere psicologico. I primi anni di vita si creano quelle che saranno poi delle convinzioni di vita.
In bocca al lupo per tutto