Incapacità di comunicazione e di relazione
Buonasera, sono una ragazza certificata DSA. Il mio principale problema, che mi crea ansie, insonnie ed uno stato di agitazione perenne deriva dal fatto che non so comunicare. Io non so parlare: le mie conversazioni hanno una sintassi propria ed il mio uso di termini sembra quello di un filosofo cui non coincide quello che le altre persone hanno, in più parlo troppo velocemente.
In poche parole faccio fatica a farmi comprendere (come testimoniano i mie temi scolastici con pochissime correzioni, ma con solo un enorme punto di domanda da parte). Ma il problema sarebbe minore se perlomeno sapessi intrattenere una conversazione: o parlo troppo poco o troppo tanto, molto spesso nei momenti sbagliati o con argomenti inopportuni.
In più se cerco di migliorare ci svuoto tutta la mia anima, ma ciò peggiora solo le cose perché divento troppo emotiva, diventando ridicola ed insopportabile, stupida e concludendo l'allontanamento da me di persone che giustamente non si allontanano per non avere un altro problema tra i piedi. Così non posso avere una reazione normale tra umani. Ho sempre paura di disturbare in questo mondo, o individualista o pieno di persone che sono troppo comprensive; mi sento sempre di espormi (sia come parola sia come relazione) in modo sbagliato. Non so come fare a vivere in questo mondo che si basa solo sulla comunicazione tramite parole, cosa che io non so per nulla fare e ciò mi crea stati di tristezza ed abbattimento. Volevo chiederle se cerca qualcosa che può aiutarmi in parte in questa vita, escludendo di poter migliorare il mio linguaggio, che almeno mi aiuti nella relazione con le altre persone?
(volevo dirvi solo che ora sto avendo un attacco di pianto)
La ringrazio per la sua cortese attenzione
Buongiorno Anna,
nonostante la fatica che racconta nella sua comunicazione orale sembra che lei riesca ad esprimersi comunque molto bene per iscritto e quindi mi permetto di dissentire dalla sua affermazione iniziale legata al non riuscire a comunicare (in quanto la comunicazione implica molti aspetti, non solo quello orale) e lei in queste parole lo fa molto bene. Dal suo racconto emerge la tristezza e la difficoltà che sta vivendo e che la porta in uno stato di isolamento.
Mi stavo chiedendo in merito alla sua domanda, per quale motivo esclude la possibilità di migliorare il suo linguaggio. Ci sono dei percorsi logopedici finalizzati per questo e non emerge dal suo racconto se lei in passato ne ha già usufruito e in che modo. Dato che per iscritto non emerge il tono di ciò che si dice, ci tengo a sottolineare l'aspetto di interesse e curiosità in merito alla sua storia, e non è una considerazione critica (comunicare non è così scontato).
La invito sulle basi di questo abbattimento di cui parla ad iniziare un percorso psicologico che le consenta di lavorare sul darsi la possibilità e la fiducia per iniziare a connettersi con il mondo che la circonda. Penso alla situazione di oggi dei giovani adolescenti che la parola la usano davvero poco rispetto tempo fa (penso a Whatsapp, ai portali come questo, ai messaggi su facebook, e via dicendo), quindi in realtà l'utilizzo della parola è davvero molto soggettivo. La invito a contattare un professionista con la quale potersi confrontare e iniziare a comunicare quello che è il suo disagio e il suo vissuto. In fondo, è proprio dal chiedere che si creano le connessioni con l'altro. Non si faccia limitare dalla certificazione diagnostica, lei è Anna, con le sue competenze e risorse, se ne prenda cura.
Resto a disposizione