Figlia di 12 anni vuole solo divertirsi e non vuole studiare
Gentili dottori, sto avendo un problema con mia figlia di 12 anni in seconda media. In realtà questo problema mia figlia lo ha sempre presentato, tanto che a 7 anni l'abbiamo portata da un neuropsichiatra per controllare che non avesse problemi di attenzione: non ne ha. Pare anche che abbia un QI un po' al di sopra della norma. Il problema è (ed è sempre stato) questo: mia figlia non ama la scuola. Da sempre. E non importa se ha una brava insegnante o meno, lei non la ama lo stesso. Io e mio marito ci siamo sempre assicurati che lei mangiasse le cose giuste, dormisse le ore giuste (su questo non scendo a compromessi) che avesse amici e svaghi, che non facesse troppe attività (2 volte a settimana e basta, e niente competizioni stupide per chi è il migliore. Lo sport alla sua età, e a quelle precedenti, per noi doveva essere divertimento prima di tutto. Per fortuna ha sempre voluto fare equitazione, quindi diciamo che la competizione in questo sport puo' essere bypassata tranquillamente dalla sola voglia di stare con i cavalli). Abbiamo sempre consultato pedagogisti e psicologi per consigli su come fare i genitori, abbiamo creato per lei un ambiente ottimale per lo studio, tutto quello che viene normalmente consigliato lo abbiamo provato noi...una volta le ho anche costruito un teepee indiano nella cameretta...abbiamo preso un gatto, un cane, la sera abbiamo una routine per andare a letto....niente apparecchi elettronici (tranne il telefono che ha appena avuto ma che ha limitatamente) ho fatto davvero di tutto. In estate fa due mesi di vacanze spensierata al mare, con amiche e animazione, viaggi, fine settimana sulla neve d'inverno e mi assicuro sempre che entro il venerdì abbia fatto tutti i compiti per la settimana dopo cosi' che possa godersi il weekend ma niente....lei odia studiare, si angoscia all'idea di dover stare sui libri e la domenica sera inizia a stare male perchè non vuole andare a scuola e dice che non è giusto che alla sua età devono essere "costretti" a stare chiusi 6 ore in una classe....e hai voglia di dirle che funziona cosi' in tutto il mondo, che non è sola, che noi la capiamo e che siamo li per aiutarla...in settimana cerco di creare qualche attività alternativa, sempre nel rispetto dei tempi di studio e di sonno, tipo andare al cinema, per spezzare la routine che tanto detesta, ma niente....non si impegna. Alla fine prende anche buoni voti, perchè comunque io le ascolto le materie, le controllo le cose, le rispiego quello che non ha capito...ma basta che passi una settimana e subito dimentica quello che ha fatto la settimana prima....per non parlare delle vacanze...quando finiscono ha dimenticato tutto quello che ha fatto l'anno precedente...è come se fosse sempre distratta, sempre superficiale....l'anno scorso, per aiutarla nel passaggio dalle elementari alle medie, che lei trovava stressante, ci siamo avvalsi dell'aiuto di una brava psicologa che l'ha aiutata ma niente...finite le sedute, passa un po' di tempo e lei ritorna nei vecchi schemi...eppure è una bambina con una vita regolare, non è incollata al telefono, ci assicuriamo che legga , che si diverta, che abbia amici.....ma quando deve mettersi su un libro pare le stiano puntando una pistola....come faccio a motivarla...in realtà a me pare che a lei piaccia solo divertirsi, e io e mio marito creiamo terreni fertilissimi per questo ma poi lei non vuole fare la sua parte e anche se studia si vede che lo fa forzata....cosa manca a mia figlia..?
Buongiorno Anna, la sento davvero molto preoccupata per la crescita di sua figlia e per il fatto che a sua figlia non piaccia andare a scuola... come mai? Che aspettative avete su questa ragazza?
Alla maggior parte dei bambini/ragazzi non piace andare a scuola, come alla maggior parte degli adulti non piace andare a lavorare... e mi sembra pure lecito.
E' anche normalissimo che si dimentichino cosa fanno l'anno precedente o le cose fatte prima delle vacanze.
L'impressione è che a sua figlia manchi la libertà di essere sè stessa; mi sembra che lei, sicuramente con buone intenzioni, voglia avere il controllo della ragazza, come se non fosse possibile uscire da "ciò che lei pensa che sia corretto fare".
Ma la vita non è controllabile, ed i figli e soprattutto gli adolescenti, per crescere sani, hanno bisogno di sperimentarsi, di capire che ogni comportamento ha delle conseguenze, di rompere le regole, capire chi sono, cosa vogliono e come funziona il mondo.
Provi a "mollare un po' la presa", smetta di organizzarle tutto, di spianarle sempre la strada e le permetta di fare da sola.
E' così che si cresce.
Psicologo, Psicoterapeuta - Bologna