Dott.ssa Anna Carrozzi

Dott.ssa Anna Carrozzi

Psicologo, Psicoterapeuta

Sono mamma di un bimbo di 16 mesi e viviamo a casa dei suoceri

Sono Federica, mamma di un bimbo di 16 mesi e io ed il mio compagno (siamo insieme da 17 anni) viviamo a casa dei suoceri. Mio suocero è malato da tanti anni ed ora è nella fase terminale e mia suocera invece è super dipendente dal mio compagno. Lui negli ultimi 3 anni sta dedicando tutto il suo tempo ad accudire i genitori ed ora che è nato il nostro bimbo speravo ci fosse un cambiamento, ma no… organizza le vacanze solo con i suoi genitori (lui deve occuparsi in tutto e per tutto del papà ) 3 nell’ultimo anno, una da 2 settimane e due da 3 giorni. Noi siamo andati via dopo tanta insistenza da parte mia 2 giorni. Mi dice che per lui va bene così ed il mio lamentarmi è solo indice della mia cattiveria. Non ha intenzione di avere una casa nostra anche se ho chiesto più volte che ci trasferissimo in una casa tutta per noi tre, ed i miei lamenti vengono sempre ridotti ai capricci di una bambina. Se gli dico che non è normale per me il suo super attaccamento ai genitori mi dice che non gli importa e che sono solo gelosa. Io sono gelosa del tempo che porta via a noi per dedicarlo a loro. Non mi sento una famiglia (io lui ed il nostro bimbo). Sono sentimenti sbagliati ? Da persona cattiva come dice sempre lui? Io ho perso entrambi i genitori (la mamma da un’anno), non capisco se sono sbagliata io…

Buongiorno Federica. no, non sono sentimenti sbagliati e non è cattiveria desiderare che il proprio partner voglia stare con lei e il bambino. E' lecito e giusto voler spazi sia fisici che temporali e mentali per la sua famiglia (lei, suo marito e suo figlio) ed è un desiderio sanissimo. Meno sano è l'attaccamento che ancora sembra avere suo marito verso i propri genitori; se da una parte è assolutamente comprensibile che voglia essere presente in questo periodo di fine vita del padre, dall'altra il rischio che resti invischiato nel rapporto con la madre è alto (soprattutto se davvero vuole restare in casa dei genitori e condividere la vostra vita con loro). Cosa può fare lei? Proporre una psicoterapia di coppia in cui parlare delle vostre diverse posizioni e se suo marito non vuole partecipare, le consiglio una psicoterapia individuale in cui pure lei può fare il punto sui suoi bisogni ed emozioni. In bocca al lupo!

domande e risposte

Dott.ssaAnna Carrozzi

Psicologo, Psicoterapeuta - Bologna

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