Problematiche sociali
Salve a tutti. Mi sono appena iscritto al sito e volevo qualche consiglio per risolvere questa condizione che mi porto dietro ormai da anni. Ho quasi 21 anni, premetto che sono sempre stato un ragazzo timido, ma questa timidezza nel tempo è diventata una problematica molto seria che mi ha portato a sprofondare nella più completa solitudine. Alle medie ho sofferto di bullismo( non fisico ma verbale) a causa del mio peso, questo a lungo andare mi ha causato problemi nel relazionarmi o fidarmi degli altri. Al liceo, pur essendo riuscito a risolvere la mia condizione fisica, i danni psicologici che avevo subito me li sono comunque portati dietro. Anche al liceo avevo pochi amici e pochissime interazioni sociali. Una volta preso il diploma, per divergenze personali , ho litigato pure con quei pochi che avevo, rimanendo completamente solo( tranne con una persona con cui parlo ed esco ma che non sa nulla di me e dei miei problemi, con cui interagisco perché caratterialmente mi trovo a mio agio) .Il fatto di avere pochi amici al liceo, non costituiva per me un problema, poichè pensavo che una volta iniziata l’università avrei conosciuto persone nuove e magari mi sarei rifatto nuove conoscenze, ma ció non è stato. Mi sono chiuso sempre di più in me stesso, uscendo poche volte di casa. A lezione ero quasi sempre da solo e pur avendo conosciuto qualcuno , le relazioni non andavano oltre lo scambiarsi due chiacchiere durante le ore di lezione. A ció si accompagnava il mio malessere psichico. Il primo anno di università per me è stato un inferno, non nego che in più di un occasione ho pensato anche al suicidio. In casa ero costantemente lunatico, a volte trovavo fastidiosi anche i miei familiari per alcuni loro atteggiamenti o commenti che mi rivolgevano , anche insignificanti ( infatti ceno e pranzo da solo tutt’ora). Questa solitudine sociale si è riversata anche in campo sentimentale dato che non ho mai avuto relazioni, ció causato anche dalla mia bassissima autostima, e dal non sentirmi mai all’altezza degli altri. Ad oggi sento che questa condizione è peggiorata. Mi sento come se stessi vivendo una sorta di vuoto interiore, e sento il peso della monotonia delle giornate che vivo sempre allo stesso modo, da solo in camera. Mi sto autoconvincendo che questa solitudine probabilmente sia la cosa più adatta a me, anche se vorrei uscire da questa condizione. Ringrazio tutti quelli che leggeranno e vorranno darmi una risposta.
Cordiali saluti.
Caro Ludovico, dalle tue parole appare evidente la sofferenza che ti porti dentro. Può essere che gli atteggiamenti di bullismo che hai subito abbiano leso profondamente la tua autostima e magari non averne parlato subito ha appesantito il disagio e la difficoltà a trovare una chiave per relazionarti con i pari attraverso una modalità sicura. Prova a pensare alla possibilità di intraprendere un percorso psicoterapico che possa in prima battuta offrirti ascolto e allo stesso tempo aiutarti a rinsaldare la tua autostima.
Un saluto
Dott.ssa Anna Santoro