Mio fratello ha molti problemi a livello comportamentale a scuola. I professori ci chiamano spesso per i suoi continui atteggiamenti maleducati
Salve, Ho un problema con mio fratello. Ha 13 anni e frequenta la terza media. Ha ricevuto a mio giudizio un ottima educazione da parte dei miei genitori. La stessa che ho ricevuto io. La differenza però è che lui ha molti problemi a livello comportamentale a scuola. I professori ci chiamano spesso per i suoi continui atteggiamenti maleducati, di disturbo, risponde ai professori e si pavoneggia con gli amici. Il problema fondamentale è che a casa è un angioletto, è educato, fa sempre quello che deve fare, aiuta in casa ecc... insomma un altra persona. Non sappiamo più come comportarci con lui poichè è costantemente in punizione dati i suoi risultati scolastici (nel senso che non può uscire con gli amici, non ha il cellulare e nemmeno facebook) ma tutto questo sembra non smuoverlo minimamente. Non sappiamo più cosa fare e poichè sembra che nemmeno i continui rimproveri servano a qualcosa e i professori credono che sia un ragazzo non seguito, cosa assolutamente non vera. Se ha qualche consiglio da darci ne saremmo lieti. Grazie
Gentile Martina,
leggendo le sue parole ho avuto l'impressione che lei si senta troppo coinvolta in questo problema di suo fratello. Capisco la sua preoccupazione, ma secondo me dovrebbe fare lo sforzo di farsi un pò da parte e dedicarsi alla sua vita, ai suoi studi o al suo lavoro (quanti anni ha? immagino sia più grande di lui), lasciando che siano i suoi genitori a prendersi carico di questa spinosa questione di suo fratello tredicenne.
Premesso questo, mi perdoni se generalizzo, ma spesso i comportamenti provocatori messi in atto dagli adolescenti veicolano una richiesta di attenzioni e di aiuto in un momento delicatissimo della loro crescita. Un modo di dire agli adulti di riferimento: "Sto crescendo, ma ho ancora bisogno di voi, del vostro sguardo su di me". Se fosse questo il caso di suo fratello, capirà bene che i rimproveri non solo non servono a niente, ma lo farebbero sentire insopportabilmente solo e incompreso.
Sta succedendo qualcosa di particolare in famiglia? O a lui in particolare? Avete provato a parlarne insieme con lui? Spesso un atteggiamento di dialogo empatico, sincero e non giudicante apre molte porte....
Un caro saluto
Psicologa, Psicoterapeuta - Venezia