22 mesi e non riusciamo a fargli fare pupu
Buonasera a tutti,
Sono Silvia, mamma di un bimbo di 22 mesi, Leone.
Da gennaio stiamo vivendo delle profonde difficoltà a far fare pupu a nostro figlio!
Premetto che non c’è ancora stato l’approccio al vasino, anche se lo abbiamo in bagno e a volte si usa “x gioco”!
Purtroppo nelle ultime settimane, la situazione è peggiorata...ogni volta che Leone ha lo stimolo, chiude le natiche e la trattiene...abbiamo provato di tutto: a prenderlo di peso e piegargli le gambe x lasciarsi andare, a metterlo di peso sul vasino appena ha lo stimolo, a tenerlo a tanò già sopra il lavandino...fino a quando, dopo 5 giorni, gli faccio il glicerolo sella, che “lo obbliga” a farla,ma a quel punto è dura e sono pianti!
Ho cercato di fargli bere il mannitolo, e anche delle buste specifiche x bambini, ma niente!
Premetto che lo sto ancora allattando, ma di altri liquidi vuole solo acqua!
Non ama le cose dolci anche perché io non gli do praticamente mai zucchero/biscotti o altro contenente zucchero!
X via dell’alimentazione stiamo diventando un po’ selettivi,ma verdura almeno 1 volta gg la mangia!
Purtroppo non vuole ne mele.ne prugne e ne pere...solo banane e fragole!
So che siamo entrati in un circolo vizioso dove lui trattiene x paura...ma non so come uscirne...e iniziò a preoccuparmi perché ora non la fa se non con i clisteri,ma anche questi stanno diventando un’agonia!
Cosa dovrei fare?
Dovrei far finta di nulla quando ha lo stimolo?
Dovrei fargli clisteri ogni altro giorno?
Dovrei stare con lui sul vasino a orari fissi? E in questo caso x quanto tempo?
Premetto che non va al nido perché posso tenerlo a casa con me e con la sua tata che lo adora e lui adora lei...quindi da un punto di vista affettivo non mi sembra in difficoltà...ma onestamente non so che cosa pensare...
Inoltre con questi giorni di clausura x coronavirus non posso neppure farlo visitare dal pediatra....
Insomma...direi che è chiaro che sono un tantino preoccupata!
Attendo vostre indicazioni!
Grazie di cuore x la disponibilità!
Silvia❤️
Cara Silvia,
credo possa rassicurarla, seppur minimamente, il fatto che la sua esperienza è quella di molti mamme e papà.
Il problema non è banale come potrebbe sembrare, non mi pare si tratti "solo" di pupù! bisogna necessariamente allargare la prospettiva, includendo anche voi genitori. è opportuno riformulare il problema, rileggendolo in un'ottica relazionale complessa e provando a dare un significato diverso.
Oltre alle indicazioni che il pediatra saprà darvi su alimentazioni etc., è importante stabilire quale sia la relazione tra i genitori e tra i genitori e il bambino; che momento sta vivendo la famiglia (ci sono problemi, conflitti, preoccupazioni, lutti..?); come sta il bambino globalmente, se ha raggiunto le tappe di sviluppo. inoltre, è importante capire come viene vissuta a livello emotivo la situazione, come viene rimandata al bambino da parte vostra, perchè ne siete così preoccupati.
Questo solo per esemplificare sommariamente quale, secondo me, debba essere la strada da seguire, l'ottica da cui guardare al problema.
Vi consiglio il supporto di un professionista.
In questo momento di emergenza da covid-19, molti professionisti continuano le loro consulenze online e anche io sono disponibile.
In bocca al lupo Silvia!