Salve, Katia, comprendo bene la sua posizione e sento che ha capito di dover pian piano raccontare alla bambina laverità, nei modi e nei tempi che siano per lei "digeribili". Questa è la cosa che le consiglio di fare, pian piano: abituarla all'idea che il suo papà "lontano" tale resterà. Provi a cercare delle storie da raccontarle e che possano aiutarla indirettamente a capire. Per esempio nel sito il paesedeibambiniche sorridono, nel capitolo la separazione, c'è una storiella, che non rappresenta la sua situazione,ma può essere un inizio. La parte più difficile sarà farle capire che il suo papà probabilmente non tornerà e non ci sarà mai. Per quello c'è tempo. I bambini che per un motivo o per un altro sono lontani dal padre possono vivere angoscianti sensi di colpa che li portano a ritenersi responsabili dell'allontanamento del padre. I bimbi ragionano più o meno così: "Se se ne è andato, significa che non mi vuole, che io sono cattivo, che non valgo come gli altri che invece un papà ce l'hanno". E' sempre bene rassicurare il bambino sul fatto che la lontananza del padre non ha niente a che vedere con la mancanza di amore per lui. Magari lontano perché "il rapporto con la mamma non andava come avrebbero entrambi voluto", questo lo spieghi lei come meglio crede. Ma cerchi di spiegare al bambino la situazione, usando metafore che fanno parte del linguaggio e della realtà consoni alla fase evolutiva della sua bambina.Spero di esserle stata di aiuto.