La psicologia giusta per perdere peso
L’obesità è uno dei principali problemi per la salute pubblica a livello mondiale, ed insieme al sovrappeso, è in forte aumento in Italia e in tutto il mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di una vera e propria epidemia.
Dagli anni ’80 ad oggi i casi di obesità nel mondo sono quasi raddoppiati e sono il quinto principale rischio per la mortalità, ed uno dei dati che allarma di più è la forte crescita che si riscontra anche nei Bambini. Secondo i dati riportati dall’ISTAT, con riferimento nel 2016, in Italia 1 persona su 10 è obesa (35,5% in sovrappeso, 10,4% obeso).
La crescita di questo problema può essere dovuto ad una serie di fattori:
Alcuni di questi punti non sono un male assoluto ma certo rappresentano una bella tentazione per il nostro Peso e quando il peso è in eccesso si pensa subito alla Dieta intesa come restrizione alimentare, come rinuncia, come punizione.
In realtà il termine Dieta deriva dal latino diaete, che a sua volta deriva dal greco diaita e significa modo di vivere. Nell’antichità della medicina greca la dieta prevedeva delle regole che disciplinavano ogni aspetto della vita quotidiana: dall’alimentazione, all’esercizio fisico, al riposo, quindi una cura costante della propria vita. Per poter ottenere dei risultati duraturi nel tempo è a questa accezione di dieta quella a cui bisogna far riferimento.
Le persone che soffrono di obesità e sovrappeso devono puntare non semplicemente al perdere kg ma alla modifica dello stile di vita con una rivoluzione del comportamento alimentare.
Ed è qui che interviene lo Psicologo del Comportamento Alimentare.
Capita spesso che le persone in sovrappeso o che soffrono di obesità sappiano benissimo quello che DEVONO o NON DEVONO mangiare , ma non riescono a mettere in atto un regime alimentare corretto perché il CIBO non è solo fonte di nutrimento ma è anche cura di sè stessi. Il rapporto con esso è determinato da una serie di fattori psicologici e comportamentali e dietro ad ogni comportamento si nascondono pensieri, emozioni, idee che spesso minano all’intenzione del “mangiar meno”.
Lo psicologo può lavorare autonomamente o accanto a specialisti della nutrizione (nutrizionisti, dietologi, dietisti, ecc.) in un percorso parallelo. Rapportandosi con il paziente nella sua unicità lo aiuta ad elaborare i conflitti, le motivazioni, le emozioni che si nascondono dietro le sue scelte alimentari.
Lo Psicologo esperto in Psicologia del Comportamento Alimentare lavora aiutando la persona:
Per fare tutto ciò lo psicologo si avvale di alcuni strumenti, come ad esempio il Diario Alimentare, che permette di individuare gli errori ripetuti nel tempo, di dare spunti per comprenderne le cause alla base, di far emergere emozioni e situazioni che vengono trattate in seduta, per poi mirare ad un cambiamento.
Si parla quindi di Educazione Alimentare.
Tutto ciò può esser svolto con adolescenti, adulti e bambini. Con questi ultimi il lavoro viene messo in pratica relazionandosi con i genitori e quindi lavorando con il nucleo familiare.
Sulla base di tutto questo possiamo concludere dicendo: Dimagrire con la Psicologia Si Può!
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