Confini e ruoli del nuovo partner
La separazione rappresenta un momento di profonda trasformazione nella vita di una famiglia. Quando uno dei genitori o entrambi iniziano una nuova relazione, l'ingresso di un nuovo partner introduce ulteriori dinamiche che richiedono una riorganizzazione dei ruoli e la definizione di confini chiari all'interno del nucleo familiare. Questo processo è fondamentale per garantire il benessere di tutti i membri coinvolti, in particolare dei figli. In questo articolo, esploreremo le sfide legate all'inserimento di un nuovo partner dopo una separazione, l'importanza di stabilire ruoli e confini adeguati e proporremo esercizi pratici per facilitare questa transizione.
Introdurre il nuovo partner ai figli
Nel parlare della separazione ai figli i si fanno loro delle promesse tra cui quella di essere sempre uniti e presenti come genitori e di garantire loro, anche se in forma diversa, una famiglia a cui fare riferimento. In nessun caso, però, ci s’impegna alla castità. Promettiamo che saranno sempre felici spiegando loro che l’amore può cambiare forma. I figli devono sapere che avranno sempre una sola madre e un solo padre – unici detentori del titolo di genitori – ma che potranno contare anche su altre persone che li ameranno e si occuperanno di loro. Il nuovo partner, a sua volta, dovrà saper comprendere e accogliere il disagio, imparando strada facendo quale sia il proprio ruolo nei confronti di figli non suoi e come costruirselo insieme ai genitori. Un’introduzione graduale e “sartoriale”, nel rispetto dei tempi di tutti, è certamente auspicabile.
Le dinamiche delle famiglie ricostituite
Le famiglie ricostituite, note anche come famiglie allargate o ricomposte, sono quelle in cui almeno uno dei partner ha figli da una precedente relazione. Queste famiglie affrontano sfide uniche poiché devono integrare membri con storie, abitudini e aspettative diverse. La creazione di una nuova identità familiare richiede tempo, pazienza e una comunicazione efficace.
Ruoli e confini: perché sono importanti?
In seguito alla separazione i figli possono ritrovarsi a vivere in una famiglia ricomposta da uno dei due genitori. Nasce quindi la “famiglia allargata”, che si caratterizza per a)una maggiore flessibilità dei ruoli b) per una continuità dei rapporti tra genitori biologici e figli. In una famiglia ricostituita, la chiarezza dei ruoli e dei confini è essenziale per evitare conflitti e garantire un ambiente armonioso. La formazione della famiglia allargata deve seguire necessariamente una serie di tappe fondamentali:
1) prima di tutto è necessario che la nuova coppia diventi solida per affrontare efficacemente le difficoltà relazionali, organizzative ed educative.
2) i precedenti legami genitori-figli devono essere mantenuti ed evolvere in base ai nuovi cambiamenti(logistico-organizzativi-relazionali).
Affinchè i figli accettino i nuovi partner, è necessario che si sentano “autorizzati”dai genitori a volergli bene e ad accoglierli nella loro quotidianità, solo così potranno credere realizzabili altre “forme” ed esperienze di famiglia che li facciano sentire amati e al sicuro. Le caratteristiche del nuovo legame e la collocazione del suo inizio rispetto alla separazione sono fattori rilevanti da considerare, così come il momento in cui coinvolgere i figli nella relazione.
È importante tenere presente che per questi ultimi l’accettazione del nuovo partner del genitore dipende in generale:
1) dall’età dei figli
2) dal grado di comprensione e metabolizzazione della separazione tra i genitori,
3) dalle caratteristiche della persona scelta e dal suo modo di entrare in relazione con loro.
Altrettanto importante è il ruolo svolto dall’altro genitore (ex coniuge) che, se capace di una propria elaborazione del processo separativo, potrà contribuire a legittimare nei figli la costruzione di nuovi legami, trasmettendogli la sicurezza di non perdere l’appoggio delle figure di riferimento. È fondamentale mantenere attivo il dialogo con l’ex coniuge, comunicando gli eventi significativi della propria vita che comportano ricadute sui figli, e impegnarsi nella costruzione di uno scambio emotivo con l’altro, sintonizzandosi sui suoi vissuti e accogliendo eventuali fatiche e resistenze.
IL terzo genitore
Il nuovo partner, ( genitore acquisito o terzo genitore)a sua volta dovrà imparare quale sia il proprio ruolo nei confronti di figli non suoi e come costruirselo insieme ai genitori. Secondo Donata Fracescato (1994) i rapporti tra genitori acquisiti e figli sono positivi se c'è accordo nella nuova coppia, se cè poca rivalità con il genitore naturale e se quello acquisito non tenta di prendere il suo posto. Questo nuovo genitore deve, infatti, giocare un ruolo basato sul lento instaurarsi della fiducia, della stima e dell'affetto. Tra genitore acquisito e figli si può instaurare un legame di genitorialità anche in assenza dei legami di sangue e di norme e regole che istituzionalizzano questo rapporto. Il genitore acquisito non può esercitare alcuna autorità legale e non può assumere nessuna responsabilità educativa verso i figli del primo matrimonio del partner; tuttavia egli occupa una posizione importante soprattutto quando uno dei genitori biologici è particolarmente assente e disinteressato. Il legame che esiste tra il genitore acquisito e i figli acquisiti, non si fonda su un rapporto di “filiazione” ma di “affiliazione”; Questo legame si colloca ai limiti del rapporto genitore-figlio, molto più vicino ad un rapporto di amicizia in cui all’adulto viene riconosciuta una funzione di consigliere.
Tratti positivi terzo genitore
1) Essere empatico, mettersi nei panni del bimbo/ragazzo, capire quali sono le sue esigenze
2 )Non stare sulla difensiva, non agitarsi di fronte alle provocazioni del bambino quando questi lo mette alla prova paragonandolo al genitore biologico
3) Evitare di giudicare, non criticare quello che fa il bambino
4) Essere ben disposto e flessibile, aperto al cambiamento, a modificare qualcosa di sè
5) Avere un’identità salda e non assumersi responsabilità che non gli competono, nel rispetto delle abitudini e comportamenti acquisiti. II genitore acquisito può fare due errori di segno opposto: il primo è quello di pretendere di svolgere, fin dall’inizio, il ruolo paterno/materno, suscitando l’opposizione dei bambini più grandi e degli adolescenti il secondo è quello di mostrarsi distaccato, poco incline a comunicare, comportandosi come un ospite.
Sfide comuni nell'inserimento di un nuovo partner
1) Resistenza dei figli: I bambini possono percepire il nuovo partner come una minaccia al loro legame con il genitore biologico, manifestando sentimenti di gelosia o tradimento.
2) Conflitti con l'ex coniuge: La presenza di un nuovo partner può riaccendere tensioni irrisolte tra gli ex coniugi, complicando la co-genitorialità.
3) Ambiguità dei ruoli: Il nuovo partner potrebbe non sapere quale sia il suo posto nella famiglia, oscillando tra l'essere un amico dei figli o assumere un ruolo più autoritario.
Strategie per definire ruoli e confini efficaci
Comunicazione aperta: Discutere apertamente delle aspettative e dei timori di ciascun membro della famiglia può prevenire malintesi e costruire fiducia.
Rispetto dei legami preesistenti: Il nuovo partner dovrebbe riconoscere e rispettare la relazione tra il genitore biologico e i suoi figli, evitando di interferire o competere.
Stabilire confini chiari: È fondamentale delineare ciò che è appropriato o meno in termini di disciplina, affetto e responsabilità all'interno della famiglia.
Coinvolgimento graduale: Il nuovo partner dovrebbe integrarsi nella vita familiare in modo progressivo, permettendo ai figli di adattarsi al cambiamento con i propri tempi.
Esercizi pratici per facilitare l'integrazione del nuovo partner
Sessioni di famiglia: Organizzare incontri regolari in cui ogni membro possa esprimere i propri sentimenti e discutere delle dinamiche familiari.
Attività condivise: Partecipare insieme ad attività ricreative può rafforzare i legami e creare nuove tradizioni familiari.
Definizione dei ruoli: Utilizzare strumenti come diagrammi o giochi di ruolo per chiarire le aspettative e i limiti di ciascun membro.
Supporto esterno: Considerare la mediazione familiare per affrontare eventuali difficoltà
Conclusione
L'inserimento di un nuovo partner dopo una separazione è un processo complesso che richiede attenzione, empatia e una pianificazione accurata. Stabilire ruoli e confini chiari è fondamentale per garantire un ambiente familiare sano e armonioso. Attraverso una comunicazione aperta e l'adozione di strategie appropriate, è possibile costruire relazioni positive e durature all'interno della famiglia ricostituita.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
BIBLIOGRAFIA
Anna Oliverio Ferraris: (1997)“Il terzo genitore. Vivere con i figli dell’altro”
Anna Oliverio Ferraris: (2015) “Dai figli non si divorzia”
Donata Francescato. (1997)“Figli sereni di amori smarriti”
AIGES. (2015). Nella “terra di mezzo”, ruolo e confini del nuovo partner.
Ottaviani, B. (2022). Separazione e nuovo compagno: come comportarsi?
LegalPsy. (2019). Famiglie ricostituite: rifarsi una vita dopo una separazione e gestire il rapporto tra figli e nuovi partner.
Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara
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