Vivere non vale la pena, eppure non sono riuscita a morire
Quando ho compiuto 29 anni ho espresso un desiderio: se arrivata a 30 non troverò lavoro mi ucciderò. Chissà se è la volta buona, quando ci ho provato in passato non ci sono riuscita, mi è sempre mancato un passo verso il vuoto. La mia vita è spoglia e triste. Sono stanca di essere una studentessa, sono stanca di arrancare, sono stanca di dover sottostare a professori che mi prendono in giro per una tesi magistrale che, a quanto pare, non mi servirà a niente, qualunque sbocco professionale mi venga in mente è tutto un "Eh ma il precariato", "Eh ma non ti paga abbastanza per una vita indipendente", "Eh ma non lo sapevi che una laurea in lingue è spazzatura?" e io sono stanca. Voglio solo un lavoro che mi permetta di vivere indipendentemente. Non ho i soldi per pagarmi la terapia, sono anni che penso di avere l'ADHD ma non ho i mezzi per verificarlo, quindi continuo a ripetermi che non ce l'ho davvero e che sono io stupida e pigra. Scoppio a piangere senza motivo, gli unici sentimenti che provo sono ansia e paura, ogni volta che penso di fare qualcosa mi sento bloccata come se mi avessero paralizzata e ogni giorno peggiora. Se solo un giorno potessi andare a letto e non svegliarmi mai più...
Buongiorno Giovanna, il sentimento di sconforto per il proprio futuro può essere devastante e può paralizzare. E questo momento può sembrare infinito. Potremmo cercare di capire capire innanzitutto come sia arrivata a questo punto. È importante conoscere i suoi vissuti e la sua storia. Colpevolizzarsi per questa situazione non è sicuramente la via di uscita. Anzi, una eccessiva severità con sé stessa potrebbe impedirle di vivere anche questa situazione con maggiore indulgenza. C'è sempre una soluzione. La psicoterapia è una soluzione. Potrebbe condurla a comprendere sia da dove proviene l'ansia che la prospettiva di cambiamento. È molto probabile che il suo stato attuale sia la punta dell'iceberg, di una familiarità con la paura di non poter ricevere supporto o contare su altri. Le consiglio di provare ad intraprendere una seria psicoterapia. Non potrebbe che aiutarla a rinnarrarsi e rivedere tutto anche da altre prospettive.
Dott. Ssa A. Antonicelli