Come reagire avendo un genitore ammalato

Gentilissimi dottori, da quasi 8 anni vivo con mia madre ammalata di cui mi occupo soltanto io pur avendo una sorella che con il pretesto di vivere a Roma, io sono a Palermo, non è stata mai presente. Io non ce la faccio più, mi chiedo se non sarebbe meglio non esserci più, poi però penso che la mia vita non può finire così.
Cosa posso fare? Mi sento troppo male

Gentile Signora, rispondo alla sua richiesta di aiuto, premettendo che mancano alcune informazioni fondamentali nella sua domanda.

Lei comunica che sono 8 anni che si occupa della sua mamma ammalata, ma sarebbe importante capire se sua madre possiede un minimo di autonomia ( mangia da sola, si veste, può uscire di casa o viceversa è dipendente da un altro in ogni aspetto della vita, è allettata…). Inoltre non ci dice se le sue funzioni cognitive sono nella norma o piuttosto in fase degenerativa.

Aldilà di queste premesse, traspare dalle sue parole la stanchezza nel sostenere da sola la malattia di sua madre. E` del tutto legittimo e normale il suo stato d’animo, che non trova conforto e condivisione nel tessuto familiare, prima risorsa da attivare nei casi come il suo. La distanza geografica che separa lei da sua sorella certamente non aiuta e facilita la gestione dell’accudimento materno, fermo restando la possibilità di chiedere almeno periodicamente ( nei mesi estivi, vacanze invernali, festività pasquali) la presenza di sua sorella, anche solo per qualche giorno , in modo da consentire a lei la possibilità di staccare la spina e trascorrere dei giorni di riposo e rigenerazione di mente e corpo, magari andando da un’amica o permettendosi una breve vacanza. Questa prima soluzione la aiuterebbe ad alleggerire il peso che sta portando da tanti anni!

La seconda proposta e considerazione che le offro riguarda invece la gestione quotidiana della mamma:

Le chiedo se ha mai preso in analisi l’opportunità di farsi aiutare da una persona esterna, che sia un’infermiera, una signora che semplicemente faccia compagnia a sua madre, o comunque qualcuno di fiducia a cui affidare almeno per una parte della giornata, il delicato compito di assistere la mamma. Nel caso dovesse avere delle difficoltà economiche nell’affrontare la spesa, lei avrebbe tutto il diritto di chiedere a sua sorella di contribuire almeno in parte all’aspetto economico, dato che non partecipa in altro modo. In ogni caso esistono anche associazioni di volontari che si occupano delle persone malate e anziane, provi a cercarle nella sua città ed attivi soprattutto un passaparola di richiesta di aiuto e sostegno nella sua faticosa situazione. Sono certa che troverà le risposte giuste ed adeguate ai suoi bisogni!

La saluto cordialmente augurandomi di esserle stata d’aiuto in qualche modo!

 

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Dott.ssaAntonietta Sajeva

Psicologo, Psicoterapeuta - Rimini

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