Problemi d'ansia pensando a mia figlia dopo separazione consensuale
Salve a tutti, sono da poco separato consensualmente, devo dire che grazie alla mia calma e self-control sono riuscito ad affrontare tutti i problemi sempre serenamente per quanto riguarda il rapporto tra me e la mia ex moglie e ne sono uscito in un certo senso vincitore.
Molti mi hanno sempre chiesto ironicamente se avessi avuto qualche disturbo mentale, vista la calma e la razionalità con cui ho affrontato tutte le varie questioni e con quanta meticolosità ho sempre tratto vantaggio dalle situazioni scomode.
In tutta questa forza però, compare un piccolo neo...la preoccupazione che ho per mia figlia di 7 anni....e ciò mi rende molto ansioso con frequenti....credo siano tachicardie dovute alla forte preoccupazione di non saper come affrontare la situazione.
Faccio una piccola premessa, prima della separazione avvenuta da poco, già da tre anni mi ero allontanato da casa (per evitare scenate e lasciare un ambiente più sereno per mia figlia), sopportando enormi sacrifici (anche economici) per lo spirito d'amore e responsabilità che avevo ed ho nei confronti della mia piccola creatura. Ho problemi a distaccarmi da lei, anche solo per un giorno, l'altra casa è a 17 km di distanza circa, perciò tutte le sere rientro a casa, vita normale, si cena tutti insieme, gioco con lei, la metto a letto e nel cuore della notte dopo una giornata d'ufficio, distante a sua volta altri 35 km da casa....via per andare a dormire da solo in una casa vuota.
I problemi sono nati per via di una relazione extraconiugale della mia ex, con un soggetto cerca-casa, separato, con due figli che pensa poco, ma con tante attenzioni per la mia....
Diciamo che per indole sono un grande esperto in problem-solving....ma questa incognita della figlia mi sta facendo cadere in un baratro infernale di pensieri, ......starà bene.....come affronterà tutto ciò.....sarò un buon padre ....sono stato egoista.... riuscirò a proteggerla da certi soggetti con tutto ciò che sente e si legge..... faccio abbastanza per lei....
Pian piano mi chiudo sempre più in me stesso.... ho sempre questo pallino fisso nella mente..... una sera un amico per ringraziarmi di un lavoro gratuito che ho fatto per lui mi invitò a cena fuori e mi pagò il cinema..... gli confidai che pensavo sempre a mia figlia e che mi dispiaceva di averla lasciata sola quella sera....
Giuro che quest'ansia non mi sta uccidendo....ma mi consuma pian piano dentro.... tutti sono contenti per me.... perchè finalmente ho fatto il passo di ritornare single..... ma io in mente ho solo mia figlia con la consapevolezza che prima o poi crescerà e magari tutto andrà bene....
Forse questa forma anonima mi da la forza di dire quanto questa ansia mi faccia battere forte il cuore e quanto questo mio chiudermi a riccio mi offuschi la volontà di chiedere aiuto a chiunque....sotto questa maschera di finto tranquillo.
Buongiorno Giorgio! Dalla sua lettera quello che di primo acchito si percepisce è il suo forte attaccamento a sua figlia, tanto da non riuscire a staccarsi nemmeno per una sera. Lei lo ha perfettamente messo a fuoco e quindi ne ha preso coscienza.
Quando ci si separa inevitabilmente cambiano abitudini e consuetudini ed è normale, per quanto faticoso e doloroso, che i figli si abituino gradualmente ad una diversa routine e presenza del genitore che ha lasciato la casa.
Nel suo caso mi sembra di capire che lei continua a passare tutte le sere da sua figlia, forse mantenendo una vecchia abitudine , ma che non consente alla bambina di percepire con chiarezza che qualcosa è cambiato nella relazione tra i suoi genitori. Non so in che modo le sia stata comunicata la vostra separazione e in che modo la bambina sia stata preparata e come abbia reagito. Ma mi sembra di percepire che in questo momento soffra più lei che la bambina per il suo allontanamento.
E`chiaro che la cosa ha funzionato finchè non si è presentato un altro uomo nella vita della sua ex moglie. Prima o poi sarebbe accaduto , non c'è nulla di anomalo dato che siete separati consensualmente. Certamente dai figli non ci si separa mai, forse sarebbe il caso che lei gradualmente prendesse l'abitudine di portare la bambina nel suo nuovo appartamento creandole uno spazio ed una cameretta a lei congeniale, dove possiate passare dei bei momenti in armonia e tranquillità, senza interferire con la vita affettiva della sua ex.
Penso che sia importante per lei accettare l'idea di staccarsi dalla casa della sua ex, confidando in un buon rapporto civile di comunicazione soprattutto riguardo alla crescita sana e serena di vostra figlia. Provi a farsi accompagnare ed aiutare in questo distacco da una professionista che sicuramente attraverso un dialogo e la messa a fuoco di aspetti che non si possono esplorare tramite lettera, la sosterrà nel superamento delle sue ansie e preoccupazioni relative al distacco dalla bambina.
Le faccio tanti auguri, mi scriva pure in privato se le fa piacere...
La saluto cordialmente!
Psicologo, Psicoterapeuta - Rimini