Mio figlio ha questi attacchi di panico!
Salve vi contatto per avere una vostra opinione in merito alla situazione di mio figlio: lui ha quasi 18 anni e da circa 6 anni ha dei "disorientamenti" strani e difficile da spiegare, non sono stata, almeno io, in grado di capirli: è come se non sapesse dove si trova, ma in realtà lo sa benissimo, sente le voci rauchi, inizia a sudare e mi dice che ha voglia di scappare. Oltre a ciò, quando si sente questa cosa, tende a mordersi la mano o mangiarsi la collana. Tutto questo è accentuato ancor di più quando è in autobus, in posti con molte persone o luoghi chiusi. Inizialmente tutto questo avveniva solo quando usciva e andava in posti chiusi e affollati. Adesso è praticamente giornalmente fin dalla mattina appena apre gli occhi. Non è una cosa continua ma nel corso della giornata, questi attacchi li vengono almeno 4 volte. Siamo arrivati adesso che ha "paura" di viaggiare, andare a dei compleanni, andare alle feste patronali perché teme di avere questa sensazione che tra l'altro se la causa lui, perché quando esce e si trova in luoghi chiusi o altro, subito ha questi attacchi. C'è stato un periodo che credeva di avere un tumore, ma escluso dal medico di famiglia. Secondo voi cos'è? Dovrebbe seguire un percorso psico-terapeutico? E sopratutto tutto questo può passargli? Lui vuole tornare a divertirsi come faceva prima che si chiudesse in questo circolo ansioso. Grazie infinite per il tempo dedicatomi. Inoltre è consigliato lo psicologo o lo psicologo-psicoterapeuta? Lo psicologo può essere in grado di curarlo?
Gentile signora, da quanto racconta riguardo suo figlio, si direbbe che anche lui viva di questo disturbo oramai molto diffuso non solo tra i giovani.
Lei domandava se fosse il caso di rivolgersi ad uno specialista, io direi proprio di si, anche per interrompere questa sorta di paura della paura del malesse. Non credo sia giusto che un ragazzo della sua età debba rinunciare ad una parte della sua vita importantissima, sopratutto nella sfera della sua vita sociale.
Rinuncio a farle ulteriori domande, perché mi sembra più importante che il ragazzo possa raccontarsi all'interno di un rapporto privato con uno psicologo.
Se lei cerca sul sito vedrà che intorno alla sua città ci sono degli specialisti per il caso di suo figlio, e non abbia timore a rivolgersi ad uno di loro.
un augurio.