Dott. Antonio Cisternino

Dott. Antonio Cisternino

specialista in psicologia clinica e psicoterapeuta

Accettare la paura di arrossire?

Salve, ho 41 anni, forse di questa cosa ne ho sempre sofferto; ovvero l'eritrofobia...negli ultimi 3anni la cosa si e' accentuata specialmente sul lavoro, mi spiego meglio: quando sono al centro dell'attenzione molte volte ma non tutte...dipende dai contesti, in mensa quando magari qualche persona mi rivolge la parola; questo vale se o piu' o meno confidenza...io comunque pratico sport e amo la vita con gli altri ma in certi contesti arrossisco e non posso trattenere in nessun modo il rossore, ho provato col reiki, ho provato con metodi presi dal web, sono andato 2 volte da 2 psicologi differenti....nulla, qualche miglioria l'ho trovata da solo parlando col mio inconscio ma questo e' poco davvero poco...ho timore di arrossire sempre...ed allora vi chiedo...secondo voi e' meglio accettare questa cosa non contrastandola? Alcuni me lo dicono che sono rosso a volte e l'unica soluzione e' rispondere: " qual' e' il tuo problema nel vedermi rosso? MA CREDETEMI X DIRLO BISOGNA AVERE LE PALLE..., Dopo troppi tentativi HO DECISO DI ACCETTARE E DI NON FARMI SEGHE MENTALI SUL COSA PENSANO GLI ALTRI...perche' una giornata in piu' di tristezza non e' altro che una giornata buttata nella spazzatura pensando ai feedback che si hanno dagli altri...e allora boh...quando vuole venire il rosso che venga, questa e' la mia teoria...ed e' una teoria anche le sedute dagli psicologi...xke' la pratica e' ben altro e non sempre funziona.

Gentilissimo, spesso pensiamo che le emozioni e le loro manifestazioni corporee/fisiologiche siano il nemico da combattere, mentre la tristezza, la rabbia, l'ansia, la paura ecc.. funzionano come uno specchio e provano ad aiutarci comunicandoci che ci sono dei pensieri negativi (non mi sento all'altezza, non ho il controllo, non posso sopportarlo e sim) o dei comportamenti da modificare. Pensi all'algebra: se un numero si moltiplica per se stesso diventa positivo e la medesima cosa fa l'emozione "riflettendo" i pensieri negativi. Nel senso comune tendiamo a confondere e a usare come sinonimi termini che si riferiscono a stati emotivi differenti tra loro come ad esempio imbarazzo, vergogna e senso di colpa oppure gelosia e invidia. L'imbarazzo è uno stato di disagio che si manifesta in seguito alla violazione di una norma culturale alla quale possiamo anche non aderire (nel senso che non sentiamo nostra diversamente dalla norma morale della vergogna) e si manifesta davanti a un pubblico. Inoltre se siamo noi stessi a indicare l'eventuale rossore del viso, questo subito va via perché subentra la capacità di essere assertivi trasformando una fragilità in risorsa come accade nell'arte del kintstugi giapponese.

Tra le tecniche d'intervento più efficaci in simili situazioni si annoverano l'MDPAC (Metodo del Disegno Psicoemotivo per l'Analisi e la Consapevolezza), la Mindfulness, la coerenza cardiaca, l'EMDR e il Training autogeno Bionomico.

Cordiali saluti.