Termine psicoterapia
Purtroppo devo smettere la psicoterapia con il mio attuale psicologo (di cui ho fatto 12 sedute) per questione economiche e con il lavoro a rischio la sua parcella diventa troppo alta, ma ovviamente io non ho assolutamente chiesto una riduzione del costo e viceversa, rispetto la decisione e il lavoro. In ambito terapeutico però per me diventa un problema. Vengo da un percorso psicoterapeutico lungo e tortuoso, ero alla disperata ricerca di un terapeuta e finalmente avevo trovato qualcuno con cui mi trovavo bene ma poi gli eventi si mettono di mezzo, ovviamente ho parlato di dover terminare i colloqui per problemi economici e lui mi ha detto chiaramente che potevo smettere la terapia come e quando volevo e ci siamo lasciati un po' così o almeno per me troppo frettolosamente e con un po' do cose in sospeso, senza dirmi (faccio un esempio) ok facciamo un'ultima seduta (a pagamento ovviamente) o non so che altro anche consigliandomi qualche altro collega. Nulla. Purtroppo ho già lasciato delle terapie in passato in questo modo e mi fa stare un po' male.
Adesso non so cosa fare, voi cosa mi consigliate?
Gentile Sabrina,
la funzione della terapia è aiutare il paziente a trovare le proprie soluzioni. Se si trova bene con il collega proponga le Sue soluzioni: anche questo può essere terapeutico. Le risposte che potrà ricevere sono due: si o no. Se non prova rimarrà ferma in uno schema senza risposte aspettando che sia l'altro a fornire soluzioni. Dunque le chiedo: perché eventuali proposte del terapeuta dovrebbero valere più delle sue? Talvolta provare è più importante dell'esito stesso.
Buona fortuna.
Dr. Cisternino MDPAC (ricevo a Torino e online).