Dott. Antonio Mallamo

Dott. Antonio Mallamo

Psicologo, Sophianalista Esistenziale

Da circa 2 mesi mio figlio ha iniziato a non mangiare piu' a scuola e soprattutto a mordere i compagni

Salve, sono la mamma di due bimbi. Il piu' piccolo fara' quattro anni a luglio, e' affettuoso e molto legato a me. Il lungo allattamento ci ha regalato uno splendito rapporto. Questo e' stato il suo primo anno di materna, iniziato serenamente senza problemi, in una classe di 29 bimbi di cui solo 5 della sua eta', gli altri sono di un anno piu' grandi, probabilmente anche un po' prepotenti. E' un bimbo dolce, altruista, ma da circa due mesi, da bimbo che “ non si sentiva e non si vedeva“ ha iniziato a non mangiare piu' a scuola e soprattutto a mordere i compagni. Non parla perfettamente, ma sa esprimersi molto bene. Ogni volta ha una “giusta causa“ al gesto fatto (perche' il compagno non voleva mettere in ordine, perche' dava fastidio al suo amichetto, perche' gli prendeva un gioco...) ed ogni volta comprende il mio dispiacere e promette che non lo fara' piu'. Anche con la sorella piu' grande a volte ha questi momenti di rabbia incontrollabili quando viene stuzzicato, ma io lo conosco e intervengo prima che accada il peggio, facendoli calmare. Non so piu' come comportarmi. Gli faccio tanti discorsi, ho dato punizioni, lo allontano da me e dai nostri momenti di coccole... Sono preoccupata, sto pensando di toglierlo dalla scuola sperando che il prossimo anno sara' passata. Le maestre si alternano con gli orari. Una mi dice che non sa come fare, l'altra mi tranquillizza dicendo che il bimbo e' buono e che gli passera'. Cosa devo fare? Capirei se fosse piu' piccolo. Sono veramente in ansia. Grazie in anticipo.

Carissima, 

mi viene da pensare che il suo bimbo , che "non si sentiva e non si vedeva" , introdotto in un ambiente nuovo e competitivo, ha deciso di farsi sentire e vedere , e questa è una cosa buona, solo che , per farlo, usa il mezzo che  pare conoscere meglio , ovvero la bocca, organo dal forte valore simbolico che sta alla base del fondamentale sistema relazionale con cui è stato allevato, ovvero il  "lungo allattamento.Come se questo tipo di relazione col materno, che lei mi descrive positiva si fosse alterata. La scuola e'  un po' la madre. Occorre quindi capire se si sia alterata, dopo 2 mesi  per eventi da addebitare alla  Scuola,  oppure intercorsi al di dentro dell'ambiente  familiare.Dopo aver escluso implicazioni scolastiche ,e' bene non punirlo e non rimproverarlo ma utilizzare tecniche diverse, anche, per accedere alle sue confidenze.. Per formulare ipotesi più verosimili mi manca la figura del padre, il tipo di relazione tra voi genitori, la relazione complessiva che vige nel rapporto triangolare ( Genitori + figlio) e anche quadrangolare (con l'aggiunta della sorellina); con questi elementi si può tracciare un quadro completo di come e cosa assorbe il bimbo delle modalità comportamentale e relazionali , ma anche cognitive (intransigenza, perfezionismo ??) , in cui la coppia è il principale e fondamentale riferimento. Ti ricordo che, anche quando la madre stabilisce un rapporto esclusivo e privilegiato col figlio, non porta solo se stessa nella relazione, ma anche il padre e la coppia, nel bene e nel male. Nel frattempo non condanni il bambino, nè lo punisca, ma lo stimoli a trovare risposte nuove, anche fantasiose,  alla sua arrabiatura,  a livello di gioco. Tipo : " se non avessi i dentini, che sistema useresti per far valere le tue ragioni con i compagni" o altro che la sua fantasia le suggerisce.