Leggere per conoscersi: il potere della libroterapia

Hai mai letto un libro e sentito che, in qualche modo, stava parlando proprio a te? Che le parole sulla pagina descrivevano esattamente quello che provavi, anche se non l'avevi mai detto ad alta voce?

Questo accade perché le storie parlano direttamente alla nostra parte più profonda, quella emotiva, intuitiva, capace di cogliere simboli e metafore. È il nostro emisfero cerebrale destro che entra in gioco, insieme ai processi primari, quelli più antichi e istintivi legati alle emozioni.

La libroterapia non è semplicemente leggere un libro, ma usare la lettura come strumento di esplorazione interiore. Quando ci immergiamo in una storia, grazie ai neuroni specchio, possiamo sentirci nei panni dei personaggi, vivere le loro esperienze e, in un certo senso, fare nostre le loro emozioni. Questo stato di immersione (il cosiddetto flow) permette di abbassare le difese e accogliere nuove prospettive senza sentirci minacciati.

Un aspetto importante della libroterapia è la distanza di sicurezza che offre. Non parliamo direttamente di noi, ma della storia e dei personaggi. Questo crea uno spazio protetto, dove possiamo esplorare emozioni e vissuti senza sentirci sopraffatti. È meno invasivo di un confronto diretto e ci permette di avvicinarci gradualmente anche a sentimenti più difficili, senza il rischio di rimanerne travolti.

Attraverso le storie, possiamo diventare più consapevoli dei meccanismi di difesa che mettiamo in atto per proteggerci, ma che a volte ci bloccano. Un racconto può suggerire soluzioni o punti di vista alternativi, proprio perché coinvolge e abbassa le barriere interiori. Inoltre, ci aiuta a fare ordine dentro di noi, a costruire un'immagine più coerente di noi stessi, riconoscendo i nostri punti di forza e le aree su cui lavorare.

E poi c’è la magia del gruppo di libroterapia: un vero e proprio contenitore di risonanze, riflessioni e condivisioni. Ascoltare come gli altri interpretano una stessa storia può aprire nuove prospettive, farci sentire meno soli e incoraggiarci nel nostro percorso di crescita. Ognuno porta il proprio significato alla storia, perché ognuno ha la sua chiave di lettura, legata alla propria esperienza e sensibilità.

Una cosa importante è che un libro non dà soluzioni immediate, ma può accendere domande importanti. E sono proprio le domande giuste a portarci più vicini alla nostra verità.

Se l’idea di scoprire te stessa attraverso le storie ti incuriosisce, ti invito a seguirmi su Instagram (@arifatichenti.psicologa) e a partecipare ai prossimi incontri gratuiti di libroterapia, un’occasione per sperimentare e condividere esperienze in un ambiente accogliente e stimolante. E chissà, se vorrai approfondire ancora di più, ci saranno anche percorsi più strutturati per accompagnarti in questa esplorazione interiore.

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Dott.ssaArianna Fatichenti

Psicologa - Trento

  • Consulenza e sostegno psicologico
  • Sostegno genitoriale relativamente all' educazione e al rapporto con i figli
  • Gestione dello stress e tecniche di rilassamento
  • Colloqui di sostegno psicologico (per problematiche legate a stress, autostima)
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