Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca

Psicologo, Psicodiagnosta, Neuropsicologia, Consulente Tecnico di Parte

inserimento al nido e future problematiche

Buongiorno sono mamma di una bambina di 16 mesi ed oggi, al quarto giorno di asilo, si sono fatti vivi i dubbi e le perplessità. Mia figlia è una bambina curiosa e socievole, non ha mai avuto problemi a restare dai nonni, è sempre andata in braccio a chiunque, senza piangere, quando andiamo al parco mi lascia la mano per giocare o andare dai bimbi, non ha mai pianto quando mi vede andare al lavoro. Durante le ore in cui sono a casa mi prende per mano e giochiamo insieme. Di notte si sveglia ancora per il seno. Svolgiamo qualsiasi attività con tranquillità (tranne quando ha sonno o fame!) tutto condito da entusiasmo e felicità.

A volte le capita di voler restare "accucciata" su di me. Posso dire che, con empatia e tenerezza, abbiamo trascorso 16 mesi senza che si presentassero attacchi di morbosità e paure. In questi ultimi tre giorni mi sembra invece cambiata. Piange quando vado al lavoro e la presenza di bimbi (ricercati prima dell'inserimento) al di fuori del contesto asilo, le crea delle agitazioni, piange e rimane attaccata a me. Penso di poter imputare tutto al metodo di inserimento dell'asilo, a mio parere: drastico! Racconto l'inserimento: il primo giorno mezz'ora di permanenza insieme alla nonna, il secondo giorno mezz'ora con la mamma e mezz'ora da sola, il terzo giorno un'ora da sola ed oggi quarto giorno un'ora e mezza da sola. Il primo giorno è stata curiosa. Il secondo ha interagito giocando con me, ma poi ha pianto molto sia al momento del saluto, che per tutta la permanenza con conati di vomito. Il terzo ha fatto fatica a voler entrare in aula e ha pianto quando ci siamo salutate, una disperazione, e quando sono tornata da lei era intenta a giocare, ma con aria triste. Il quarto giorno, anticipandole la mattina che saremmo andate al nido, sembrava convinta ma si è ripresentata la disperazione al momento del saluto. Ho temporeggiato ad andar via, fin quando ho sentito smettere di piangere. Parlando poi con l'educatrice ho scoperto che ha trovato pace in braccio a lei, tornando a piangere non appena si allontanava e che per tutta la durata ha tenuto il ciuccio in bocca. Quello che penso è che con questo metodo non ci sia adattamento, la bambina non credo si sia ambientata e sentita sicura. Forse sarebbe stato meglio un inserimento dolce e graduale. Questo più che un adattamento sembra un'imposizione. Non voglio che si senta abbandonata. Quello che chiedo a voi è: cosa ne pensate di questo metodo? Potrebbe essere un trauma per una bambina così piccola? E se sì, con quali conseguenze future? Come poterle fare e in quanto tempo farle dimenticare questa esperienza. Inoltre, considerando che a settembre cambierà asilo come devo comportarmi? Può sopportare un secondo inserimento se pur differente? A distanza di quanto tempo sarebbe preferibile? E al momento è preferibile sospendere,  scriverla altrove o continuare così per non renderlo destabilizzante? Scusate il poema, ma considero importante la serenità di mia figlia!! Grazie mille in anticipo!

Gentile signora, l'inserimento al nido è difficile per ogni bambino. Passare ore in un luogo non familiare è una cosa difficile per i bimbi così piccoli. I capricci per andare al nido continuerà a farglieli, anche perchè nel nido poi, ci sono delle modalità di gestione delle routine diverse da quelle usate a casa e la bimba si sentirà insicura. Il metodo migliore sarebbe quello in cui lei potesse provare a rimanere di più al nido con lei, o un altra persona come papà o nonna, cercando di far si che la bimba abbia fiducia nelle operatrici e si senta accolta e accudita da loro e lasci quella sensazione di abbandono. Magari quando andate a prenderla trattenetevi a giocare con lei e altri bimbi. Pian piano si abituerà e si renderà conto che quell'ambiente può essere una seconda "casa" per lei. Andare in un altro nido non la vedrei una scelta migliore, potrebbe essere ulteriormente destabilizzante, almeno fino a quando quello che frequenta, non abbia dato proprio un riscontro negativo. Non si preoccupi per l'esperienza attuale vissuta dalla bimba. Sta crescendo, tutto è nuovo, tutto spaventa e attrae, se saprete infonderli sicurezza e coraggio sarà un esperienza di crescita, come qualunque altra.

Cari saluti.

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Dott.ssaBarbara De Luca

Psicologo, Psicodiagnosta, Neuropsicologia, Consulente Tecnico di Parte - Crotone - Catanzaro

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