Psicoterapia individuale ( adulto, adolescente), di coppia, familiare.
Relazioni amorose e familiari
Ciao sono Giselle ho 20 anni. Faccio l’università ma non ho amici con cui uscire, mi è rimasto solo il mio fidanzato che durante questa pandemia ha pensato bene di lasciarmi (4 anni a settembre 2020). Con lui avevo molti problemi derivanti dal mio modo di nascondere la relazione ai miei genitori (mio padre è una persona molto rompiscatole e opprimente) e a mia sorella. Dopo qualche settimana dall’inizio di questa relazione amorosa ho informato mia madre e mia sorella di questo fidanzato (lui ha sei 6 anni in più di me), ma a causa di un brutto evento successo dopo 1 anno di relazione (ho mentito a mia madre e a mia sorella sul fatto che invece di dormire da un’amica dopo una festa dormivo da lui e mi hanno beccato) si è scatenato il putiferio con brutte litigate tra noi tre durate due mesi circa, con conseguente divieto di uscire con lui e in compagnia delle mie amiche. Premetto che mio padre era ed è all’oscuro di tutto e quindi mia madre ha sempre sentito il peso della responsabilità e si è sempre subita le ire di mio padre di qualsiasi natura. Comunque dopo questo brutto episodio sono diventata molto più trasparente sempre comunicando dove andavo e che facevo ma nascondendo spesso e non volentieri le mie uscite amorose che erano sempre con “amiche” per loro. Questa cosa dopo le superiori è peggiorata ancora di più poiché dopo una brutta litigata con il mio gruppo di amiche sono rimasta sola e l’unico che mi è stato vicino è stato proprio il mio fidanzato. Quindi dato che “la scusa” delle amiche continuavo a metterla a mio padre per poter uscire, lui si è parecchio arrabbiato per questo modo di nasconderlo sempre come se fosse una brutta persona e come se stare insieme fidanzati fosse illegale. La situazione è andata sempre più peggiorando fino a che nell’ultimo periodo (fine 2019/inizio 2020) l’unico modo per vederci e fare anche cose intime era un posto in città in macchina. Abitando ai lati opposti della città e non potendo andare a casa sua (non mi fanno portare la macchina nonostante abbia da un anno la patente) e lui non è “ammesso” in casa mia, l’unico posto per condividere sonnellini netflix e quelle cose lì è stato fare in quel modo, sempre avendo malumore da parte sua e vergogna da parte mia. L’amore è la cosa che ci ha fatto andare avanti e che adesso fa piangere me tutti giorni (ormai da due mesi dalla fine della storia).
Prima che questa pandemia scoppiasse avevo una sorta di paura nel volermi confrontare con le persone, con dei potenziali amici e ho sviluppato delle gelosie pazzesche verso lui qualunque cosa facesse date anche le innumerevoli spasimanti che in mia assenza ci provavano. Comunque Avevo iniziato a non uscire più il sabato a cena con lui, a non uscire più come una normale ragazza di 29 anni e cercavo sempre di rimanere rintanata in casa per il fatto di non poter prendere la macchina ed uscire per conto mio, ma chiedere sempre passaggi a mia madre o mia sorella (se volevo fare una serata in discoteca non potevo in quanto non potevo rientrare tardi e non avevo nessuno che poteva riaccompagnarmi nonostante la maggior parte delle volte lo facesse lui). Quindi preferivo sempre dire che non potevo farlo e lui ha sviluppato sempre di più rabbia per non poter vivere la vita con me come due persone normali che si amano e che vogliono vivere la vita insieme. Ho bisogno di aiuto perché mi sento persa in un buco nero e sto perdendo l’unica persona che voglio accanto.
Buongiorno Gloria,
posso risponderle dicendo che le relazioni familiari talvolta possono essere davvero complesse e difficili, quindi capisco bene la fatica nel gestire con tranquillità e libertà una storia d'amore. Oltre questo, le amicizie possono essere davvero insidiose se non c'è la consapevolezza di alcune dinamiche che accadono Tra le persone. Io lavoro principalmente con i vissuti e con le emozioni che emergono in seduta. Chiedere aiuto, davvero, può fare la differenza, per la propria qualità di vita e per il presente (oltre che futuro).
Le auguro intanto una buona settimana.
Dott.ssa Barbara Polisca