Dott.ssa Barbara Valente

Dott.ssa Barbara Valente

Psicologa sociale e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Non so più cosa vuole dire essere felice

Buongiorno,
non lo so.. è quello che mi ripeto tutti i giorni ed è la frase che dico quando una persona mi chiede come sto. Non lo so.
Ho 40 anni, sono un lavoratore in proprio e ho tante passioni, mi piace scrivere, dipingere e fare foto.
Io mi alzo al mattino, mi guardo allo specchio e inizio a piangere, piango dalla disperazione, piango dopo una notte passata a rotolarmi nel letto, avvolto nei pensieri e nel cosa farò domani. Ormai inizio e chiudo le mie giornate con un bollettino, una conta dei successi e degli insuccessi della mia vita e ovviamente il saldo è sempre a favore degli insuccessi e di molto.
Sono arrivato al punto di iniziare a cercare una via d'uscita da questa situazione. Mi fa paura parlarne ma mentirei se dicessi il contrario.
Tutto è cominciato con la chiusura di un rapporto sentimentale, una storia lunga più di 13 anni, e da li in poi si sono susseguiti una serie di eventi che mi hanno fatto crollare nel vero senso della parola. (morte di 2 familiari, perdita del lavoro, vendita della casa e dell'auto per far fronte alle spese ecc)
So benissimo che ci sono tante persone che soffrono e per problemi più importanti dei miei ma chi può' dire se un problema è più importante di un altro?
Dicono che il tempo sia l'unica soluzione in grado di guarire le ferite, ma più passa e più sprofondo. Faccio fatica anche a relazionarmi con le persone, sto perdendo anche ogni tipo di interesse nelle mie passioni, che un tempo erano sempre state la mia ancora di salvezza.
Non lo so, questo è il riassunto della mia vita e ho paura che tra poco non ci sarà più nemmeno quello.

Grazie,
S.

Gentile Sandro, la fine di un rapporto sentimentale lungo in molti casi può essere vissuto come una perdita e in ogni caso porta ad un cambiamento importante. Se poi ad esso si aggiungono altri vissuti di perdita come quelli che descrive, si può cedere sotto al loro peso ed aver bisogno di aiuto. A questo proposito le suggerisco di rivolgersi al suo medico di base con la richiesta di indicarle e prescriverle un percorso  psicologico. Se volesse rivolgersi ad un psicoterapeuta privato le segnalo che entro breve si potrà fare domanda per il bonus psicologico con cui potrà recuperare circa 9/10 sedute a fronte di un determinato ISEE. Un caro saluto.

Dott.ssa Barbara Valente