Dott.ssa Belinda Doria

Dott.ssa Belinda Doria

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Bambino di 5 anni difficoltà di socializzazione e rispetto delle regole

Mio figlio ha quasi 5 anni, inserito in una sezione eterogenea di 25 bambini (8 della sua età e 16 di 4 anni). Le insegnanti ci hanno suggerito di cercare un confronto e un aiuto per delle problematiche riscontrate che loro stesse, provando diverse strategie, non sono riuscite a migliorare.
Mattia ha un'ottima proprietà di linguaggio, con buone capacità deduttive in linea con la sua età per quanto concerne l'autonomia fisiologica e le capacità cognitive.
Da quanto osservato dal 2019 ad oggi, il bimbo presenta difficoltà nella gestione e nella relazione con il pari, non riuscendo a stabilire un legame con i bambini della sua stessa età, e un confronto, senza che esso evolva in conflitto: dove ci sono più bambini ha difficoltà ad inserirsi nelle regole del gioco e finisce ad isolarsi senza impegnarsi nel partecipare al collettivo. In genere appare più a suo agio con i più piccoli con i quali può decidere le modalità di gioco. A scuola conosce le regole e i tempi delle routine della classe ma le rispetta con fatica.
Durante le attività proposte, che siano di ascolto o realizzazione di una consegna, appare non coinvolto né partecipe, spesso interrompe insegnanti e compagni cercando di attirare l'attenzione su di sé e se ripreso non sembra dispiaciuto e continua nel suo atteggiamento.
È molto incentrato su se stesso e sulle proprie necessità, richiedendo una risposta immediata alla proprie esigenze e lamentando insofferenza finché queste non vengono soddisfatte dall'adulto.
In famiglia ha subito indirettamente diversi stress famigliari;
io, la mamma, ho sofferto di attacchi di panico e depressione in passato e ho problemi di ipocondria (magari la mia superattenzione verso di lui e la paura che si faccia male lo ha in qualche modo condizionato). Come genitori non riusciamo a trovare una linea educativa in comune e spesso ci scontriamo per questo.
Mattia è molto attaccato a me, è un bambino estremamente affettuoso e sensibile. Cerca un abbraccio in tutti i suoi amici e spesso non viene compreso e ricambiato( ci rimane male e mi chiede come mai non vogliano farlo).
Da circa un anno è nato il fratellino, al quale è molto affezionato ma verso il quale prova ovviamente gelosia.
Nonostante la sua intelligenza a volte sembra preferire essere trattato come se fosse più piccolo: vuole essere imboccato, fa i capricci, la notte ancora non vuole togliere il pannolino.
Quello che più ci preoccupa è che il prossimo anno andrà alla materna e non sappiamo come affronterà i rapporti con una classe di coetanei e un ambiente dove viene richiesta maggiore attenzione e rispetto delle regole.
Come e con chi possiamo affrontare questa situazione?

Buongiorno, è stata molto precisa e dettagliata.

La nascita del fratellino ha sicuramente complicato i suoi e vostri equilibri, sembra non riesca a gestire a livello emotivo di non essere più l'unico ad avere le vostre attenzioni, da qui i comportamenti regressivi...Come per eguagliare il nuovo arrivato e rubargli la scena. Credo questo fattore sia un punto fondamentale che ha poi conseguenze a catena all'asilo e in tutti gli ambienti.

Le divergenze educative se non si trova una modalità educativa coerente alimentano la confusione nei bambino e i comportamenti disfunzionali.

Mi rivolgerei a uno psicoterapeuta dell'età evolutiva che si occupa anche di supporto genitoriale.

Farei un colloquio voi genitori per analizzare bene la situazione è trovare strategie comuni di comportamento con il bimbo e per gestire la relazione tra fratelli

Spesso nei bimbi piccoli cambiare certe modalità dei genitori è sufficiente a ristabilire un equilibrio e risolvere il problema. Se non bastasse, in seguito potete pensare a portare il bimbo stesso a fare una valutazione da uno psicoterapeuta infantile.

A disposizione se ha bisogno di maggiori informazioni on line

Saluti

Dottssa Belinda Doria