psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte
Non mi ama più.
Mi ha lasciata perchè non mi ama più. Eravamo in una relazione a distanza da un anno. Provava questo già da un po' ma pensava fosse solo il periodo stressante per il lavoro e che in realtà il sentimento ancora c'era, si illudeva di questo e illudeva anche me, mi ha mandato un mazzo di rose quando già non provava più nulla e io ero all'oscuro di tutto, vedevo che era strano da settimane, gli chiedevo se andava tutto bene, se mi amava ancora e se non stava con me solo per abitudine, ma mi ha sempre detto che andava tutto bene, che mi amava e che voleva stare con me. E io mi rassicuravo e ci credevo. Non ci siamo sentiti per 4 giorni, pensavo stesse cercando di aggiustare le cose, poi mi ha detto "io non provo più amore verso di te", "non ti amo più", "non provo più nulla". Per me è stato un colpo al cuore, un fulmine a ciel sereno, perchè non me lo aspettavo per niente, non ero pronta a lasciarlo andare cosi. Da settimane evitava il dialogo e la comunicazione per risolvere i nostri problemi,io credevo che era per il lavoro come mi diceva. Ha sempre professato un grande e forte amore per me, diceva che lavorava anche per assicurarci un futuro insieme, progettavamo insieme i viaggi che volevamo fare. E ora mi ritrovo a mani vuote. La mancanza di comunicazione ha portato a continui litigi, io provavo sempre a parlare e risolvere ma lui non voleva mai trovare tempo per me. E dice che questa decisione è stata influenzata anche dai litigi. Io credevo a tutto ciò che mi diceva, fino a qualche giorno prima diceva che mi amava, che voleva stare con me e che non c'erano possibilità di lasciarci. E io ero tranquilla, convinta che mi amasse davvero. Invece sono bastati 4 giorni per fargli capire che non mi amava più. Non mi ha neanche chiamata per dirmelo, me l'ha scritto per messaggio e al massimo mi ha mandato un messaggio vocale, perchè non aveva tempo di chiamarmi a lavoro a quanto dice lui, ma io penso che temeva il confronto perchè sapeva di aver sbagliato, e per una cosa così importante il tempo per parlare lo trovi, almeno per chiudere con un po' di rispetto, ma lui non ne ha avuto il coraggio. Io so di aver fatto di tutto, sono sempre stata comprensiva e disponibile, anche quando lui mi attaccava il telefono in faccia, rifiutava le mie chiamate, mi dava della pazza sclerata, trovava il tempo per tutto ma non per me, non per dedicarmi 10 min della sua giornata. Lui non ci ha messo un minimo di impegno, La relazione non andava da un po', lo sono andata a trovare per due settimane e apparte qualche discussione siamo stati bene, ma mi ha detto che per lui già dagli ultimi giorni che ero li era iniziato il declino, a causa di queste discussioni. Poi quando me ne sono andata è iniziato il caos. Era sempre un aspettare lui, aspettare che finisse il periodo stressante del lavoro, aspettare di vederci, aspettarlo la sera per sentirlo e parlare almeno quei 10 minuti che non c'erano mai. Mi facevo andare bene tutto questo ma lui non prendeva in considerazione i miei bisogni, pensava solo ai suoi, era un continuo aspettare qualcosa per poter essere felice. E nel frattempo ero triste, giù di morale, stressata. Comunque credevo nel nostro amore, ma lui mi ha confermato che è pronto a lasciarmi andare per sempre. Io non lo ero, credevo saremmo stati insieme ancora per molto, quando abbiamo festeggiato il nostro primo anniversario un anno fa è stato lui stesso a dirmi che era il primo di tanti anni insieme, e questa situazione mi ha sconvolta. Non ero pronta a perderlo così. Quando ci siamo lasciati ha detto che sono la cosa più bella che gli sono capitata,mi ha detto che ci sarà se avrò bisogno, e gli è scappato anche un "amore", perchè "gli faceva strano non chiamarmi cosi". Io credevo davvero nella forza del nostro amore, anche se c'erano delle cose che non andavano. Forse è stato amore solo dalla mia parte, ma io ero disposta ad aggiustare tutto e lo sarei stata sempre, lui no. Mi ha detto che se voglio ci risentiremo ad ottobre, quando lui finirà di lavorare. Io credo di non aver ancora realizzato, non sono riuscita a piangere. Ma so che devo andare avanti. Mi ero annullata per stare con lui, avevo incentrato troppo la mia vita su di lui, ma mi sento un po' vuota senza i suoi buongiorno, i suoi ti amo, i soprannomi che mi dava, i viaggi che dovevamo fare insieme, senza sentirlo ogni giorno così affettuoso. Mi fa veramente strano, ogni mattina il pensiero va a lui, è strano pensare che da ora ognuno prenderà la sua strada. Da una parte spero che torni, dall'altra non lo so. Sono molto confusa, non so quale sia la cosa migliore, so solo che io ci ho creduto veramente nella nostra relazione, pensavo che saremmo state una di quelle coppie che sta insieme per anni. Spero che anche lui sentirà la mia mancanza, ma se ha preso questa decisione non credo, Io ancora non me ne capacito. Nei 4 giorni in cui non ci siamo sentiti avevo talmente tanta ansia che avevo nausea, tachicardia e tremolio, dovevo sostenere un esame ma ho rinunciato all'ultimo, aggiungendosi a tutti quelli che devo dare a settembre. Comunque non ero felice da un po', a volte anche quando ero con lui non riuscivo a provare emozioni forti, ora voglio solo pace e felicità per me. Starò male ma voglio togliermelo dalla testa il prima possibile. Ho tolto tutte le cose che mi aveva regalato di mezzo, ma il pensiero c'è sempre, chissà se anche per lui.
Buongiorno credo sia difficile per lei affrontare la fine di una relazione. I passi sono vari si passa dall'accettazione della fine fino a ricominciare una vita senza il partner. La sofferenza iniziale perde energia e si convive con l'amarezza di una relazione finita. Le consiglierei di rivolgersi a uno psicoterapeuta per un percorso e affrontare le dinamiche “della fine “ di una relazione. Saluti dott.ssa Bonaria Peri