Dott. Carlo Benedetti Michelangeli

Dott. Carlo Benedetti Michelangeli

Psicologo, Psicoterapeuta

Vita che scorre e amore che cambia (o passa?)

Buongiorno, sono sposata da 7 anni ed abbiamo due bambini di 2,5 e 5 anni. Apparentemente non ci manca proprio nulla, entrambi lavoriamo, bambini fantastici, 4 nonni, bella casa. Ma in realtà abbiamo molti problemi di coppia: sicuramente molta stanchezza dovuta dal coniugare casa-lavoro, stanchezza che principalmente ricade su di me. Nella verità io mi sento di aver rinunciato a molto della mia Vera me per stare con lui, che fondamentalmente è molto diverso da me. Io amo i viaggi, la natura, i sentimenti, gli animali, la scoperta e le cose nuove. Lui è un abitudinario, rigido su molte scelte, ama le moto, sta ore a vedere podcast sull’iPad, poco intraprendente. Mi ritrovo a pianificare io tutto, dalla vita casalinga ai viaggi. Da sola. Nell’ultimo periodo mi sento sopraffatta da questa situazione, sento che sta veramente scemando il sentimento, anzi a volte mi chiedo se c’è mai stato un sentimento forte. Spesso ripenso al mio ex (di 10 anni fa) con in quale avevo una grandissima affinità emotiva e sessuale… ma si è rivelato una persona che non mi amava e mi ha trattato molto male. Ma il suo pensiero è ricorrente. In fondo avrei necessità di ritrovare quella me piena di emozioni di quel periodo, più che quell’uomo che mi amava apparentemente e fisicamente ma non nel profondo. Spesso penso ad una separazione, ma non so se sia la scelta giusta. Le cose cambiano, forse dovrei accettare il cambiamento di vita, trovando altre passioni, magari comuni. Ma la stanchezza della quotidianità prevale troppo spesso sulla voglia di fare.

Claudia buonasera. 

Frequentemente il cambio di ritmo quotidiano di vita risente della trasformazione da coppia sposata a quando si diventa genitori di due figli di età abbastanza ravvicinata.

Le richieste di soddisfazione dei tanti ruoli che si ricoprono spesso ci svuotano di energia e di capacità di incontrarsi con il nostro/a partner.

Non basta avere entrambi il  lavoro, bambini fantastici che ci sorprendono giorno dopo giorno o 4 nonni che aiutano e una bella casa. Ci sentiamo svuotati e viviamo in solitudine il nostro disagio, con una sensazione di lontananza dal/la nostro/ compagno/a e di differenza di bisogni. 

Probabilmente la sua stessa sensazione di fatica e di svuotamento emotivo la potrebbe provare anche suo marito. 

Il riferimento ad un ex con il quale però, a conti fatti, si è trovata ad essere trattata male ma con il quale c'era entusiasmo ed emozioni non l'aiuta così come pensare ad una Lei di 10 anni prima, così capace ad emozionarsi.

Le consiglierei di rimanere sul suo presente cercando di capire cosa fare ora per migliorare la sua vita.

Ad esempio, affrontare onestamente  con suo marito i suoi stati d'animo e come sta vivendo questo momento storico del vostro rapporto.

Immaginare forse di ritagliarsi uno spazio suo per suoi bisogni ( diversi da quelli di suo marito MA che hanno voce in lei seppur in modo silenzioso o di brontolio interno..

Provare a rispettarsi per quello che si è, proporre alternative,  se sente comunque che c'è tra voi e nel vostro rapporto una base solida e comune di intenzione a voler vivere insieme nonostante queste differenze caratteriali e di desideri.

Si può fare. C'è necessità di rispetto e pensare che forse, nel rispetto, è possibile poter vivere uno spazio proprio anche all'interno del proprio matrimonio. Nel rispetto reciproco e di autenticità.

Potrebbe essere per lei utile sondare questo suo mondo un po' in subbuglio .. supportata e seguita in un percorso psicologico di scoperta di se.   intanto per chiarirsi anche i dubbi sul suo matrimonio che sembrano ipotizzati .. riscoprirsi, a prescindere dal partner, vitali e in contatto con se stessi.

Proporre questa prospettiva magari a suo marito o, se si incontrano difficoltà comunicative e di dialogo, cercare un aiuto competente e professionale per essere guidati a cercarvi di nuovo e ritrovarvi ora nella vostra nuova configurazione  familiare. 

Spero che le mie considerazione siano state interessanti come spunti di riflessione ricordandole che parlare e parlarne e la via più semplice per trovare soluzioni per lo stare bene. 

Cordialmente 

dott. Carlo Benedetti mIchelangeli