Durante un rapporto sessuale sento molto dolore al solo tentativo di penetrazione
Salve brevemente la mia storia ho 31 anni e sono sposata da sei mesi, ma sto vivendo un incubo.... Sono stata fidanzata col mio attuale marito prima di sposarmi per sei anni scelta condivisibile o meno ho deciso di non avere rapporti sessuali prima del matrimonio... Durante gli anni però la passione era presente e quindi un giorno ci siamo ritrovati nudi nello sfogo di un petting per sbaglio ho avuto una penetrazione violenta e sottolineo una sola dolorosissima... Da li ovviamente perdita di sangue e suppongo rottura dell imene... Per me è stata dura affrontare questa situazione in quanto mi sono ritrovata “vergine“senza averlo scelto... E questa cosa mi ha bombardato il cervello per alcuni giorni. Poi da li niente più molta attenzione nei nostri approcci. Poi mi ritrovo a sposarmi e quindi a pensare di poter vivere la mia sessualità come scelta e tranquillità .... Ma non è assolutamente così ... Al viaggio proviamo ma sento un dolore pungente come un coltelloal solo tentativo di penetrazione che mi trafigge...impossibile anche solo iniziarlo il rapporto... Da li altre ripetizione come potete capire non andate a buon fine. Da un po ho dei pruriti... nella zona clitoridea. Continuò a sentire un dolore lanciante e ormai sono più di sei mesi non ce la faccio più e mio marito ormai non mi capisce più inevitabile anche la sua reazione di rendermi colpevole non mi capisce. E una crisi tra di noi è ormai presente. Ho avuto un episodio di candida qualche anno fa non so se sia associabile. Vi prego di aiutarmi. Grazie
Buongiorno, quello che lei descrive sembra un quadro riconducibile a vaginismo probabilmente condizionato dal livello di tensione e di ansia con cui lei si approccio all'atto sessuale. Il ricordo della brutta esperienza vissuta (potrebbe essere per il suo organismo un piccolo trauma) associata al nervosismo che state vivendo in coppia determina una situazione di difficoltà. Si rivolga ad uno specialista in sessuologia oppure, se dovesse scegliere una psicoterapia, è auspicabile un approccio cognitivo-comportamentale teso alla riduzione e contenimento dell'ansia che il suo organismo produce in prossimità dell'atto. Distinti saluti