Dott.ssa Carlotta Clerici

Dott.ssa Carlotta Clerici

Psicologa, Psicoterapeuta

Non so più come gestire la situazione con mia figlia di quasi 16anni

Buongiorno sono una madre che nn sa più come gestire la situazione con una figlia di quasi 16anni che è ribelle, scontrosa, in cerca di amicizie sbagliate, non vuol studiare, non si impegna a far niente, quello che decide esempio andare in discoteca va senza nemmeno chiedere e nn ascolta l'orario di rientro. Mi sono rivolta ad una psicologa e ha diagnosticato un disturbo borderline ha dato una cura che ha fatto peggio gli ha causato attachi di panico e abbiamo sospeso perche stava entrando in depressione. Abbiamo provato la psicologia breve strategica ma lo psicologo alla fine le ha detto che lei nn volela impegnarsi ma solo divertirsi e quindi inutile finire la scuola meglio un corso online e poi andare a lavorare. Lei ora si è adagiata all'idea e non va più a scuola da tre settimane. Dorme fino alle 11 perche continuo a chiamarla per farla alzare il pomeriggio in giro con amici a fumare. La sera nn ha orario continua a stare sul telefono anche fino a notte inoltrata. Regole nn esistono anzi se la riprendi fa scenate tipo scappare per farmi spaventare. Questo davanti ai suoi fratelli di 7e5anni che si spaventano tantissimo. Ho pensato ad una comunità di recupero per adolescenti ma nn saprei se potrebbe essere d'aiuto. Io nn ce la faccio più aiutatemi.

Salve signora Desy,

ho letto la sua email con la velocità dei mutamenti e delle azioni di sua figlia. Comprendo benissimo la frustrazione ed il suo senso di impotenza e di rabbia nel non riuscire a fermare sua figlia ed a ritrovare la persona che ha cresciuto e che conosceva bene fino a pochi anni fa.

Nella sua lettera parla di una diagnosi di personalità borderline ed anche di una cura, tutto riferito ad una collega psicologa. Noi psicologi non possiamo prescrivere cure farmacologiche. La collega era forse una psichiatra? O un medico ?

Quindi, proseguendo da quella diagnosi, avete tentato un approccio differente, che  contrastava la la prima diagnosi e che si è rivelato infruttuoso. Come siete arrivati a scegliere quell'approccio?...

Bene, mi scuso per i due quesiti provocatori qui sopra. Volevo solo che si fermasse un momento col pensiero.

In un caso come il suo, è fondamentale la precisione della diagnosi per procedere con il percorso più adeguato. Se sospetta che si tratti di disturbo borderline, è consigliabile che si rivolga alla neuropsichiatria (montichiari, brescia, gussago) dove può essere valutata da neuropsichiatra e psicologo. Non avrà un percorso di psicoterapia vero e proprio (per quello deve rivolgersi a professionista privato) ma può contare su una diagnosi affidabile.

Per tutti gli altri casi, tenga in considerazione che sua figlia ha 16 anni, ossia si trova in una età critica sia evolutivamente che clinicamente. E' quasi adulta, verrebbe seguita individualmente in un percorso di psicoterapia ma non è ancora realmente autonoma e il contesto familiare/relazione con i genitori è ancora di grande rilievo ed influenza.

Per quanto concerne la sua idea di inviarla in una comunità per minori, non si aspetti che questa costituisca una magica soluzione. Ho lavorato per alcuni anni proprio in una comunità per ragazze adolescenti ed erano presenti ospiti con disturbo borderline di personalità. La decisione è delicata e spinosa. Va sicuramente valutata in ambito familiare e con la ragazza.

Spero che la mia risposta le risulti utile.

Se avesse bisogno di ulteriore supporto,

non esiti a contattarmi, ricevo a Brescia.