Incapacità di comunicazione e di relazione
Buonasera, sono una ragazza certificata DSA. Il mio principale problema, che mi crea ansie, insonnie ed uno stato di agitazione perenne deriva dal fatto che non so comunicare. Io non so parlare: le mie conversazioni hanno una sintassi propria ed il mio uso di termini sembra quello di un filosofo cui non coincide quello che le altre persone hanno, in più parlo troppo velocemente.
In poche parole faccio fatica a farmi comprendere (come testimoniano i mie temi scolastici con pochissime correzioni, ma con solo un enorme punto di domanda da parte). Ma il problema sarebbe minore se perlomeno sapessi intrattenere una conversazione: o parlo troppo poco o troppo tanto, molto spesso nei momenti sbagliati o con argomenti inopportuni.
In più se cerco di migliorare ci svuoto tutta la mia anima, ma ciò peggiora solo le cose perché divento troppo emotiva, diventando ridicola ed insopportabile, stupida e concludendo l'allontanamento da me di persone che giustamente non si allontanano per non avere un altro problema tra i piedi. Così non posso avere una reazione normale tra umani. Ho sempre paura di disturbare in questo mondo, o individualista o pieno di persone che sono troppo comprensive; mi sento sempre di espormi (sia come parola sia come relazione) in modo sbagliato. Non so come fare a vivere in questo mondo che si basa solo sulla comunicazione tramite parole, cosa che io non so per nulla fare e ciò mi crea stati di tristezza ed abbattimento. Volevo chiederle se cerca qualcosa che può aiutarmi in parte in questa vita, escludendo di poter migliorare il mio linguaggio, che almeno mi aiuti nella relazione con le altre persone?
(volevo dirvi solo che ora sto avendo un attacco di pianto)
La ringrazio per la sua cortese attenzione
Gentile Anna,
nessuna certificazione psicologica o medica può sostituire il nostro diritto ad essere unici, irripetibili, creativi, completi e perfetti così come siamo, con le nostre fragilità e i nostri talenti, il nostro vissuto, le nostre esperienze, il nostro sano desiderio di avere relazioni felici e appaganti.
Se sul piano didattico e nelle comunicazioni ordinarie avverte – come scrive – la difficoltà ad avere “relazioni normali” e ad esprimersi in modo “opportuno”, le ricordo che la comunicazione interpersonale è basata solo in minima parte sulle parole. Perlopiù è la cosiddetta metacomunicazione (termine coniato dalla scuola di Palo Alto per indicare il livello più significativo delle comunicazioni), fatta di postura, sguardi, partecipazione emotiva, empatia, tono di voce ecc. che determina la qualità degli scambi.
Perfino sui social più diffusi, un’affermazione accompagnata da emoticon precisa e corregge i significati, per non parlare dei siti dove vengono pubblicate fotografie bellissime che raccontano eventi e situazioni più e meglio di tante descrizioni a parole.
Nella sua lettera lei riesce ad esprimersi in modo chiaro e con proprietà di linguaggio, e questo è il segno di una verve creativa non comune. Le consiglierei intanto di sviluppare e coltivare questo dono attraverso tutti quei canali che bypassano l’uso delle parole e di orientarsi su modalità espressive più complete come la musica, la pittura, il ballo, la scultura, la fotografia ecc. Quanto all’esclusione di poter migliorare il suo linguaggio, perché non lasciare una porta aperta ad un percorso di psicologia che incentivi la crescita personale e la fiducia in sé stessa? L’ansia non aiuta le prestazioni scolastiche ma si può contenere e superare, e spesso nasconde capacità che hanno solo bisogno di essere risvegliate.
Un grande abbraccio
Psicologo, Psicoterapeuta - Roma