Dott.ssa Caterina Marano

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Dott.ssa Caterina Marano

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Vita che scorre e amore che cambia (o passa?)

Buongiorno, sono sposata da 7 anni ed abbiamo due bambini di 2,5 e 5 anni. Apparentemente non ci manca proprio nulla, entrambi lavoriamo, bambini fantastici, 4 nonni, bella casa. Ma in realtà abbiamo molti problemi di coppia: sicuramente molta stanchezza dovuta dal coniugare casa-lavoro, stanchezza che principalmente ricade su di me. Nella verità io mi sento di aver rinunciato a molto della mia Vera me per stare con lui, che fondamentalmente è molto diverso da me. Io amo i viaggi, la natura, i sentimenti, gli animali, la scoperta e le cose nuove. Lui è un abitudinario, rigido su molte scelte, ama le moto, sta ore a vedere podcast sull’iPad, poco intraprendente. Mi ritrovo a pianificare io tutto, dalla vita casalinga ai viaggi. Da sola. Nell’ultimo periodo mi sento sopraffatta da questa situazione, sento che sta veramente scemando il sentimento, anzi a volte mi chiedo se c’è mai stato un sentimento forte. Spesso ripenso al mio ex (di 10 anni fa) con in quale avevo una grandissima affinità emotiva e sessuale… ma si è rivelato una persona che non mi amava e mi ha trattato molto male. Ma il suo pensiero è ricorrente. In fondo avrei necessità di ritrovare quella me piena di emozioni di quel periodo, più che quell’uomo che mi amava apparentemente e fisicamente ma non nel profondo. Spesso penso ad una separazione, ma non so se sia la scelta giusta. Le cose cambiano, forse dovrei accettare il cambiamento di vita, trovando altre passioni, magari comuni. Ma la stanchezza della quotidianità prevale troppo spesso sulla voglia di fare.

Buongiorno, purtroppo la condizione che racconti è molto frequente. Questo non vuol dire che deve essere sottovalutata, anzi. Da quanto esprimi i problemi di coppia non sembrerebbero correlati allo stress del periodo ma a una questione relazionale più profonda. Il fatto che la persona con cui prima stavi bene non ti amava non vuol dire che tu devi rinunciare a quella parte di te e che non potresti stare meglio o che devi accontentarti. Molto probabilmente il tuo pensiero ricorrente va a quella parte di te, leggera, libera, emotiva e soddisfatta, simbolicamente rappresentata dalla relazione con il tuo ex, che paradossalmente ti trattava male. Ti invito a riflettere su quelle che potrebbero essere le tue credenze profonde, in particolare su come ti rappresenti nella relazione con il tuo partner. Potresti ad esempio subire nella relazione con il partner la falsa credenza di essere una persona non amabile e di non poter essere libera. Pertanto potresti inconsapevolmente aspettarti di dover rinunciare profondamente a una parte di te: all’essere amabile per essere libera o all’essere libera per essere amabile. Qualunque sia la credenza disfunzionale che può  predisporti a questi pattern relazionali potenzialmente disfunzionali, ti invito a riflettere da quale irrisolto o dinamica relazionale precoce potrebbe derivare. Prima di pensare a una separazione, ti consiglio di esplorare, prenderti cura e risolve con un percorso di psicoterapia questa parte di te in modo tale da poter fare una scelta libera e consapevole. Molto probabilmente potrebbe esserti utile lavorare anche sulla relazione precedente con il tuo ex e risolvere eventuali questioni passate che possono alimentare una credenza disfunzionale sul tuo sé relazionale e condizionarti anche nella tua relazione attuale. Intanto che rifletti se iniziare o meno un percorso con un professionista potresti provare a esprimere a tuo marito questa tua condizione di disagio. La comunicazione ha un impatto importante per disinnescate alcuni schemi relazionali. Ad esempio potrebbe essere utile disinvestire adeguatamente dal tuo ruolo di organizzatrice e di dover fare tutto tu e da sola per poter mettere lui in condizione di maggior responsabilità, provando a fare qualcosa di diverso o semplicemente a fare. In modo indiretto il tuo cambiamento potrebbe riflettersi all’interno della relazione attraverso un cambiamento nell’atteggiamento di tuo marito e nel suo schema relazionale. Potenzia le tue risorse per iniziare a stare meglio innanzitutto al di fuori della relazione con lui, migliorando la relazione con te stessa e facendo dipendere il tuo benessere prima di tutto da te. Lavora su una migliore gestione dello stress lavorativo e organizzativo della vita familiare, in modo tale da essere più consapevole della stanchezza che deriva e dipende dalla tua relazione di coppia. Parlarne con lui, potrebbe essere utile anche per motivarlo magari a fare un percorso di coppia. Spero di esserti stata utile, CM.

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