Gentilissima Katia, il momento che sta attraversando è senza dubbio complesso e comprendo la sua confusione in merito a come trattare tale argomento con sua figlia. Mi sembra evidente che il suo unico intento sia quello di proteggere la bambina, per questo le ha ha raccontato la storiella del lavoro. Il fatto che lei abbia parlato bene del padre è senz'altro positivo. Come però lei stessa riconosce, è arrivato il momento di affrontare la verità con la bambina. Per i bambini cosi piccoli non servono molte spiegazioni , perchè le loro capacità di comprensione non sono quelle degli adulti. Quello che può fare è raccontare a sua figlia una storia, in cui lei e il padre vi incontrate, vi volete molto bene e da questo amore nasce lei.. Tutto questo può essere raccontato in forma di storia. Poi può trovare diverse strade per dire che il papà e la mamma a un certo punto hanno deciso che la loro storia poteva finire, il papà decide di andare via, non si sa dove. Per affrontare meglio questo passaggio le consiglio comunque vivamente di farsi accompagnare da un professionista, al consultorio può trovare aiuto, anche rivolgendosi nei centri adozione dove sanno benissimo come affrontare la questione abbandono con le persone.. Intanto mi sento di consigliarle questo libro, fatto per bambini dai 3 ai 5 anni, che affronta proprio la questione che la riguarda.. Milly, Molly e tanti papà. / [Gill Pittar ; illustazioni di Cris Morrell]. - Torino : EDT, c2006. - 26 p. : ill. ; 24 cm. - (Milly e Molly ; 18). - ISBN 8860400740 (da 3 anni in poi) Milly e Molly imparano quanto diversi possono essere i papà uno dall’altro: papà che ci sono, papà che sono andati via, papà che lavorano a casa, papà diversamente abili, papà soldati, papà all’ospedale, papà adottivi, papà omosessuali. Le storie di Milly e Molly raccontano in modo vivace e accattivante i grandi temi che aiutano a crescere in modo responsabile nel rispetto degli altri. In questa storia il tema sono le differenze familiari." Un cordiale saluto,