L'ansia non nasce come un "sintomo" negativo, anzi! è un segnale adattivo che preserva l'organismo da possibili pericoli esterni. Il problema nasce nel momento in cui invade costantemente ed in maniera preponderante la nostra vita, limitandoci e creandoci disagi quotidiani. ciò che tu riporti (mi permetto di darti del "tu" visto la tua età), Arianna, è proprio questo, una paura costante che ti porta ad evitare situazioni che potrebbero scatenare nuove ansie o farti sentire male. ed il fatto è che proprio questo evitamento porta ad un peggioramento...evitando certe situazioni mandi alla tua mente il seguente messaggio "ho fatto bene a rimanere a casa, altrimenti mi sarei sentita sicuramente male" e nello stesso tempo però senti, giustamente, di non essere felice in questo modo. è la mente che va in tilt...entra in un corto circuito da cui difficilmente si riesce ad uscire da soli. il corpo e la mente sono strettamente connessi, quindi i malesseri fisici che hai, dal momento che hai svolto tutti i controlli di routine, sono legati al disagio psicologico che vivi (compresa la mancanza di forse e la spossatezza). ma nello stesso tempo sei conscia di ciò e questo è sicuramente il primo passo importante verso il superamento del problema: hai voglia di farti passare questa paura ed io non posso che supportare la tua idea di rivolgerti e parlare con uno psicoterapeuta (magari ad approccio strategico o cognitivo-comportamentale) che ti possa aiutare a riprendere il controllo della tua vita e a superare questo momento di disagio. Un saluto,