Dott.ssa Chiara Manna

Dott.ssa Chiara Manna

Psicologo/Psicoterapeuta in formazione

Il mio compagno non accetta il mio passato

Salve a tutti, Sono una donna di 52 anni ed ho una relazione seria iniziata da sette mesi. Io ed il mio compagno siamo molto innamorati, conviviamo ed abbiamo dei progetti importanti insieme. Purtroppo da quando ha scoperto il mio turbolento passato relazionale e sessuale (da single) viviamo un inferno. Ho avuto molte frequentazioni, anche solo avventure; inoltre con persone che lui conosce a che giudica assolutamente discutibili a cui, se mi sono avvicinata, c’è qualcosa in me che non va. Ci sono state inoltre delle chiacchiere su di me riferitegli da persone che mi hanno giudicata poco seria. Lui non riesce a superare la cosa dicendo che quello che sei stata nel passato, ed il passato stesso, lo fa pensare rispetto alla mia persona e che gli fa ribrezzo e paura. Io non ho scelto mai nessuno di queste persone con cui dividere la vita e se tornassi indietro non farei ciò che ho fatto. Ho sbagliato ma voglio andare avanti con lui. Capita di incontrare alcune di queste persone e lui ripiomba nella rabbia e frustrazione, oltre allo sdegno ed ai mille dubbi su di me. Si ricomincia ogni volta a vivere giornate da incubo: lui sul divano ed io a letto; mi chiede perché l’ho fatto ed io sto malissimo. Non so cosa fare.

Buongiorno Annina, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Innanzitutto mi chiedo cosa significhi per lei questo comportamento del suo compagno, e se e come la condizioni. Mi sembra che il suo comportamento sia molto giudicante e mi chiedo questo come faccia sentire lei, Annina. In un certo senso, siamo persone diverse nel corso della nostra vita: cambiamo, cresciamo, ma non per questo bisogna rinnegare il passato. In quel momento probabilmente non aveva l'esperienza e le risorse che ha adesso e che le permettono di ragionare in direzione di una relazione più sana e progettuale. Per quanto riguarda poi il rapporto diretto con il suo compagno, le suggerirei di parlargli apertamente chiedendogli come si sente e cosa pensa di queste sue frequentazioni passate che lo attivano così tanto da influire nella vostra vita quotidiana. Nel caso, potete anche considerare una terapia di coppia o di mediazione familiare. Un saluto. Dott.ssa Chiara Manna.